venerdì,Marzo 29 2024

Elezioni nel Vibonese, si vota in sei paesi e in molti casi si guarda al futuro ricorrendo al passato…

Ecco i primi aspiranti candidati e tutte le “manovre” politiche a Sant’Onofrio, Nardodipace, Dinami, Filandari, Parghelia e Gerocarne

Elezioni nel Vibonese, si vota in sei paesi e in molti casi si guarda al futuro ricorrendo al passato…
Da sinistra: Gaetano Ottavio Bruni, Gregorio Ciccone e Romano Loielo

Si prospetta in diversi casi un ritorno al passato nel Vibonese in vista delle elezioni amministrative del maggio prossimo. “Usato garantito” per gli elettori? Non sappiamo, ma di certo non è in voga al momento il motto di gran moda sino ad un recente passato che suonava attorno al “nuovo che avanza”. A poco più di un mese e mezzo dalle comunali, partiti, movimenti, associazioni, comitati, volti vecchi e nuovi della politica locale scaldano i “motori” per arrivare vincitori al traguardo finale e, in molti casi, per cercare di convincere l’elettorato che il ritorno al passato può significare ad alcune latitudini avere un futuro garantito. Garantito per cosa, e per chi, è ancora da vedere, ma intanto c’è chi è di nuovo in pista per riscrivere la “storia” (volutamente con la s minuscola). [Continua in basso]

Comune di Sant’Onofrio

Antonino Pezzo

La fine anticipata dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonino Pezzo, eletto nelle comunali dell’ottobre 2021 e sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, ha messo in moto vecchi e nuovi “volponi” della politica locale, ma soprattutto vede al momento – salvo sorprese – allo stesso tavolo storici avversari politici del paese. L’obiettivo dichiarato nei confronti degli elettori, e nei confronti di tutti coloro che ci credono, è quello di superare le storiche rivalità e divisioni per arrivare ad una sintesi politica che possa traghettare il paese verso il futuro e “nuovi orizzonti”. E così il gruppo Tre Spighe (centrosinistra), fedelissimi (o quasi) dell’Udc, democristiani della prima e dell’ultima ora,  ex comunisti, socialisti e altro ancora sono pronti a convergere su un solo nome quale candidato a sindaco: Gaetano Ottavio Bruni, classe 1944, ex primo cittadino di Acquaro per due mandati, ex consigliere provinciale a Catanzaro, ex assessore provinciale sempre a Catanzaro, già componente dei direttivi dei Nuclei industriali di Vibo e Crotone, ex componente del comitato di gestione della Usl 21, ex presidente della Comunità montana dell’Alto Mesima per dieci anni, ex presidente della Provincia di Vibo per due mandati con il centrosinistra, ex consigliere regionale, ex Dc, ex Ppi, ex Margherita, poi Partito democratico meridionale (Pdm), ex sottosegretario nella giunta regionale di Agazio Loiero, ex “Autonomia e Diritti”, dal 2011 esponente dell’Udc e quindi del centrodestra. A sfidarlo dovrebbe essere l’uscente Antonino Pezzo che nell’ottobre 2021 guidava una lista vicina al centrodestra denominata “Coraggio Sant’Onofrio”.

L'ex presidente della Provincia Bruni
Gaetano Ottavio Bruni

Da ricordare che proprio nelle scorse comunali molti dei consiglieri e assessori comunali allora uscenti non si erano ricandidati dopo una nostra inchiesta su Mafia, elezioni e politica a Sant’Onofrio (LEGGI QUI: Comunali, antimafia e indagini: i “casi” Sant’Onofrio e Joppolo). Ma fedeli al moto siciliano del “Calati juncu ca passa la china”, il 2021 a certe latitudini politiche è già divenuto lontano e c’è chi assicura che a Sant’Onofrio in queste ore è sceso in campo il meglio del meglio per cercare di trovare la “quadra” e una sintesi in vista della presentazione delle liste, con “grandi manovre” dietro le quinte – così garantiscono le vox politiche locali – da parte degli “uomini” degli ex consiglieri regionali Salvatore Bulzomì e Vito Pitaro, tutti pronti a convergere su Gaetano Ottavio Bruni. [Continua in basso]

Nardodipace

Il Municipio di Nardodipace. A sinistra Romano Loielo, a destra Antonio Demasi

Qui due certezze: non si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Masi, storica figura del Pci-Pds prima e del centrosinistra poi, che alle ultime amministrative del novembre 2017 è riuscito ad avere la meglio sull’eterno rivale Romano Loielo (vicino al centrodestra) dopo ben due commissariamenti degli organi elettivi dell’ente (amministrazioni guidate proprio da Romano Loielo) per infiltrazioni mafiose. Scontati i turni di incandidabilità voluti dalla legge, recentemente assolto dal processo a Vibo denominato “Uniti per la truffa” (con prescrizione per alcuni capi di imputazione), Romano Loielo è pronto a ricandidarsi alla guida del Municipio di Nardodipace. Non lo spaventa, evidentemente, essere stato ritenuto dagli organi dello Stato (Prefettura di Vibo, Ministero dell’Interno, Consiglio dei ministri, Presidenza della Repubblica e quindi anche Tar e Consiglio di Stato) una delle cause che hanno portato a due scioglimenti degli organi elettivi del Municipio per infiltrazioni mafiose ed è quindi pronto a scendere in campo per la poltrona di primo cittadino. Da sempre vicino al centrodestra (Fratelli d’Italia, poi Coraggio Italia), Romano Loielo ricopre attualmente l’incarico di vicesegretario provinciale dell’Udc. A contendergli la fascia di primo cittadino ci sarà sicuramente qualche esponente dell’attuale amministrazione comunale uscente (o comunque a tale compagine vicino) al fine di dare continuità al progetto politico avviato dal sindaco Antonio De Masi.

Dinami

Carmelo Callà

Classe 1952, è pronto a ricandidarsi il sindaco uscente Gregorio Ciccone, già consigliere provinciale e da sempre vicinissimo a Gaetano Ottavio Bruni. A sfidarlo sarà Carmelo Callà, imprenditore in pensione, presidente del comitato civico “Pro Dinami”, nato per dare voce ai cittadini stanchi di ritrovarsi con una viabilità da terzo mondo. A Dinami sarà poi soprattutto battaglia intorno alla realizzazione di una discarica nella quale far confluire tutti i rifiuti della provincia. L’attuale sindaco Gregorio Ciccone ne auspica fortemente la realizzazione, Carmelo Callà è invece fermamente contrario. Il paese si ritrova in ogni caso a dover fare i conti nel 2023 – come già accennato – con strade impercorribili e frutto di decenni di cattive amministrazioni a più livelli (non esclusa la Provincia). Un esempio su tutte è l’arteria che da Dinami conduce verso l’autostrada, ma la nuova amministrazione dovrà necessariamente mettere mano anche all’arredo urbano che in molti luoghi lascia a desiderare (villa comunale) e con altre problematiche che aspettano una risoluzione da decenni. [Continua in basso]

Filandari

Francesco Artusa (Lega Salvini)

L’unica ricandidatura a sindaco sicura è al momento quella dell’attuale consigliere comunale di minoranza Francesco Artusa (esponente della Lega di Salvini). Da vedere se riscenderà in campo l’attuale sindaco Rita Fuduli, primo cittadino dal giugno 2018. Nel corso della consiliatura qualche assessore è stato costretto alle dimissioni dopo una nostra inchiesta, mentre qualche altro (Giuseppe Artusa) ha abbandonato la maggioranza per divergenze politiche con l’attuale primo cittadino dopo un sostegno di quasi cinque anni. Le amministrative di Filandari del 2018 – al pari delle penultime di Sant’Onofrio – sono finite in un apposito capitolo della maxinchiesta antimafia Rinascita Scott della Dda di Catanzaro (con rilievi sia sulla maggioranza che su alcuni candidati dell’attuale minoranza), ma in entrambi i casi la Prefettura di Vibo Valentia (prefetto Francesco Zito prima e Roberta Lulli poi) ha deciso di non intervenire sugli organi elettivi dei due enti locali.

Parghelia

E’ in pista il sindaco uscente Antonio Landro, storico esponente del centrosinistra, eletto nelle amministrative del giugno 2018. A sfidarlo per la carica di primo cittadino sarà il consigliere comunale di minoranza Daniele Vasinton che nel corso della consiliatura è stato abbastanza critico verso l’operato dell’amministrazione uscente invitando diverse volte Antonio Landro a fare un passo indietro. Le urne diranno chi avrà la meglio e non si esclude un terzo candidato a sindaco.

Gerocarne

Vitaliano Papillo
Vitaliano Papillo

Anche qui un’unica certezza: il sindaco uscente Vitaliano Papillo non si ricandiderà. Si è ancora in alto mare, invece, per la formazione delle liste e, quindi, per gli aspiranti contendenti che, comunque, non dovrebbero mancare per la conquista politica del Municipio. C’è chi assicura che in tale tornata elettorale vorrà dire la sua – attraverso suoi “fedelissimi”, – anche l’ex sindaco (attuale commissario del Parco naturale regionale delle Serre) Alfonsino Grillo. C’è invece chi garantisce che l’ex consigliere regionale di centrodestra non è interessato alle amministrative di Gerocarne. I prossimi giorni daranno un quadro più definito su alleanze ed accordi.

Candidati e liste pulite nel Vibonese

Questo il quadro di insieme dei sei Comuni chiamati al voto nel Vibonese per rinnovare i rispettivi organi elettivi, cioè sindaco e Consiglio comunale. Ci occuperemo dei singoli candidati una volta ufficializzate le liste per quanto attiene aspetti non prettamente politici ma legati a problemi giudiziari, parentele con ambienti controindicati, eventuali vicinanze a clan locali. Molti segnali, allo stato, dicono che in alcuni paesi – viste le premesse (ed in barba alla legge del gennaio 2019 detta “Spazza-corrotti”)  – non ci si farà mancare davvero nulla. Non resta che attendere.

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