giovedì,Aprile 25 2024

Fondi per i 50 Comuni vibonesi, Mangialavori prova a fare la differenza ma la “coperta” è corta

Conferenza stampa al 501 del presidente della Commissione Bilancio della Camera per snocciolare cifre e finanziamenti per il territorio provinciale. Fa “rumore” la contemporanea presenza in sala di Stefano Luciano e del sindaco di Vibo Maria Limardo. Ecco il riparto dei singoli interventi e la “strategia” messa in campo

Fondi per i 50 Comuni vibonesi, Mangialavori prova a fare la differenza ma la “coperta” è corta
Giuseppe Mangialavori

I numeri sono stati dati. Trentasei milioni di euro spalmati su 50 Comuni del Vibonese per tentare di portare a termine alcune opere pubbliche di cui il territorio necessita da tempo. Ma tale cifra va frazionata nell’arco temporale di tre anni e così, conti e dati alla mano, la somma complessiva è di dodici milioni all’anno che va divisa per i cinquanta Comuni del territorio provinciale (ente Provincia compreso). Non tutti i Comuni – come era anche ovvio per certi versi – ottengono la stessa cifra e alcuni paesi si ritrovano con 300mila euro o poco meno, ma “nessuno è stato escluso – ha assicurato il deputato Giuseppe Mangialavorial di là del colore politico”. E non poteva essere diversamente, aggiungiamo noi, perché escludere qualcuno in tale fase, ed in tale ripartizione, sarebbe stato un suicidio politico difficilmente perdonabile a qualunque deputato o senatore a qualsiasi latitudine d’Italia. [Continua in basso]

In una sala del 501 hotel gremita e dinanzi alla folla delle grandi occasioni, Giuseppe Mangialavori ha dunque snocciolato cifre e progetti su ciò che si punta a realizzare. “Ma dovranno essere i Comuni ora, e la Provincia quale ente attuatore, – ha messo le mani avanti Mangialavori – a far sì che tali finanziamenti non vadano persi e possano essere spesi al meglio”. Come dire: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, io la mia parte l’ho fatta e se fra tre anni ci ritroveremo con qualche opera incompiuta non sarà colpa mia. O quasi. Comunque la si pensi, ad ascoltare il presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati, c’erano quasi tutti i sindaci dei Comuni del Vibonese, il presidente della Provincia di Vibo Corrado L’Andolina, diversi assessori di alcuni Municipi, simpatizzanti di Forza Italia, ex deputati (in sala anche Michele Ranieli), il commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano e pure alcune presenze, quanto mai significative, in vista dei futuri “equilibri politici” nella città capoluogo. “Se avete bisogno di qualunque cosa – ha dichiarato Mangialavori rivolto ai sindaci – chiedetemela. Non sempre riuscirò a soddisfare tutti ma vi assicuro che ci proverò”. Il consenso politico, in Calabria, si costruisce anche così: chiedere per ottenere. E poi sperare. E magari anche votare dalla parte “giusta”. Sempre Mangialavori al riguardo: “Appartengo orgogliosamente a Forza Italia – ha tenuto a rimarcare il deputato azzurro – ma ascolto tutti e devo dire che questa è la prima occasione nella quale ho potuto agire da componente della maggioranza e non della minoranza”. Il messaggio politico è chiaro: in passato soldi ne sono arrivati con il contagocce nel Vibonese in quanto io, Mangialavori, minoranza alla Regione o al Governo, ora invece sono maggioranza. La stessa maggioranza (azzurra) che da dodici anni ininterrotti governa però il Comune di Vibo ed i cui risultati in tanti aspettano (e sperano) ancora di vedere.

Il PalaMaiata

Dicevamo delle cifre che variano da Comune a Comune. Le somme più “consistenti” (ricordiamo che vanno ripartite in tre anni) le ottengono Vibo Valentia (capoluogo di provincia) con 5 milioni 470mila euro e Tropea con la somma complessiva di 3 milioni 450 mila euro. L’ente Provincia ottiene invece un milione e 200mila euro, di cui 300mila euro per l’adeguamento del Palazzetto dello sport “Palamaiata” – e qui Mangialavori non ha mancato di ringraziare “zio Pippo per i successi della Tonno Callipo” (Pippo Callipo era presente in sala) –, quindi 500mila euro per l’adeguamento della strada provinciale Cessaniti-San Marco e altre 400mila euro per delle rotatorie a Vibo Marina. Troppo poco? I commenti in sala non mancano, ma i sindaci comunque incassano e annotano una promessa di Mangialavori: “C’è ancora molto da fare e molto altro si farà. Questo è solo l’inizio del nostro lavoro e della legislatura”. C’è chi in sala “mugugna” sulla mancanza di una visione strategica di sviluppo complessivo del territorio vibonese – è stata fatta notare l’assenza di fondi per la realizzazione di tangenziali o per completare quelle Ovest ed Est di Vibo Valentia da anni in rovina –, mentre altri osservano come la strategia comunicativa si basi sulla sommatoria di singoli interventi frazionati che è da vedere quanto potranno fare la differenza. “Abbiamo unito il territorio” – ci ha tenuto però a sottolineare Mangialavori. Riflessioni che lasciano il campo anche ad altri argomenti di stretta attualità politica locale in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno al Comune di Vibo Valentia.

Ad ascoltare infatti in sala l’intervento di Giuseppe Mangialavori fra gli invitati c’era anche il consigliere comunale Stefano Luciano, esponente di punta del partito di Azione, ma soprattutto fra i più strenui oppositori in questi quattro anni dell’amministrazione azzurra di Vibo guidata dal sindaco Maria Limardo, quest’ultima in prima fila ad ascoltare il deputato di Forza Italia. Una presenza in sala, quella di Stefano Luciano, che non è passata inosservata ai tanti presenti che si sono chiesti se la stessa vada vista come un “campanello d’allarme” per la coalizione di centrosinistra attualmente in fase di costruzione – e che punta a scalzare il centrodestra dalla guida del Comune di Vibo – o, piuttosto, come un “campanello d’allarme” per la stessa Maria Limardo, alla quale Luciano non ha risparmiato nulla quanto a critiche sulla sua azione di governo, e che punta ad una ricandidatura a sindaco al Comune di Vibo. Comunque la si pensi, ecco in basso la ripartizione delle somme destinate da Mangialavori ai cinquanta Comuni del Vibonese. E alcune cifre, più che altre, parlano chiaro sulla “strategia” messa in campo.

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