venerdì,Marzo 29 2024

Il Tar scioglie le riserve, Giuseppe Mangialavori è fuori dal consiglio regionale

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Vibo Valentia, nell’augurare buon lavoro a Wanda Ferro, rivolge il primo pensiero a quanti lo hanno sostenuto «in questi due anni di politica regionale»

Il Tar scioglie le riserve, Giuseppe Mangialavori è fuori dal consiglio regionale

Sarà Giuseppe Mangialavori, eletto con la lista della Casa delle Libertà, a lasciare lo scranno di consigliere regionale della Calabria in favore di Wanda Ferro, candidata alla presidenza della Giunta calabrese nel 2014. È quanto deciso dal Tar di Catanzaro dopo l’ultima udienza che si è svolta ieri, presieduta da Vincenzo Salamone.

La sentenza emessa dalla Consulta il 22 novembre scorso (presidente Paolo Grossi, redattore Giuliano Amato, cancelliere Roberto Milana) aveva già sancito l’illegittimità di quella parte della legge regionale che impediva al miglior candidato presidente sconfitto di ottenere un seggio di consigliere regionale.

«Il Tar della Calabria ha dichiarato la mia decadenza dalla carica di consigliere regionale. Il mio posto sarà occupato da Wanda Ferro alla quale auguro un proficuo lavoro ricco di positivi e fecondi risultati politici e amministrativi».

E’ questo il tenore delle prime parole dell’ormai ex consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. «Il primo pensiero – aggiunge il politico vibonese in un post su Facebook – è rivolto ai miei elettori e ai tanti amici che hanno seguito le mie iniziative di questi due anni al servizio della politica regionale. È proprio da loro – scrive Mangialavori che ho tratto la linfa vitale per portare avanti battaglie e proposte orientate da un solo obiettivo: offrire un contributo per una Calabria migliore, più libera, moderna ed emancipata da ogni necessità. Indipendentemente dal mio futuro ruolo, continuerò ad osservare le dinamiche politiche calabresi e ad impegnarmi per renderle più coerenti con le ragioni della crescita e dello sviluppo della comunità calabrese».

Il coordinatore provinciale di Forza Italia aggiunge: «in questa esperienza ho avuto modo di constatare le mille tante difficoltà che impediscono a questa regione di superare le criticità urgenti e profonde. E ciò ha rafforzato la mia idea di quanto sia necessario stimolare il senso della partecipazione politica e correlare il soddisfacimento dei diritti all’inderogabilità dei doveri. Questa terra ha problemi immensi. Ma ha anche risorse significative. I primi non potranno mai scoraggiare gli animi coraggiosi; per essere superati hanno bisogno di raziocinio e tenacia. Le seconde per affermarsi vanno (realmente) ancorate al merito, unico mezzo per eliminare privilegi, intolleranza e sopraffazione».

E, ancora, «sono consapevole di non essere riuscito a centrare tutti i risultati sperati. E ciò anche per la modestia temporale del mandato. Posso comunque assicurare che non ho lesinato energie e ciò mi rende decisamente fiero. Perché nulla – ha chiosato – mi rende così orgoglioso della consapevolezza di avere operato per la crescita della comunità d’appartenenza».

Infine «un ringraziamento anche al mio legale di fiducia, Stefano Luciano per essersi impegnato con estrema professionalità nella mia difesa giudiziaria» e un ultimo pensiero «rivolto alla Calabria e ai calabresi. Ho perseguito l’obiettivo della verità incessantemente. Orgoglioso di avere conosciuto e incontrato molti calabresi disposti ad ascoltarla ed a sostenerla».

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