Forza Italia Vibo, attraverso un comunicato stampa, esprime il proprio «sconcerto» per la risposta del Partito democratico all’intervento di Fi sull’ordinanza sindacale ancora in vigore n. 4 del 17 gennaio 2025, in merito alla non potabilità dell’acqua per via Sant’Aloe (da viale Alcide De Gasperi fino a via XXV Aprile, escluso scuola di polizia e Questura); via Emilio Sacerdote; via Antonino Assisi; via Filippo Polistena e via Angelo Leone. «Ci saremmo aspettati – scrivono in un comunicato stampa – una replica nel merito, con risposte chiare alle nostre domande: Perché l’ordinanza non è stata revocata? Quali soluzioni ha adottato il Comune per affrontare il problema? E, soprattutto, quale strategia intende seguire per garantire ai cittadini certezze e trasparenza? Sfidiamo chiunque a trovare, nelle precedenti amministrazioni, un simile lassismo nella gestione di pratiche amministrative fondamentali per il buon governo della città».

«Non abbiamo certo preteso – ha incalzato il coordinamento cittadino degli azzurri – che l’attuale amministrazione risolvesse in pochi mesi le criticità dell’intera rete idrica, sebbene sia stato proprio il centrosinistra a presentarsi come il “salvatore della città”, promettendo una svolta immediata. A oggi, purtroppo, questa svolta non si è ancora vista, ma restiamo in attesa di fatti concreti. Vogliamo anche ricordare che sono stati proprio i rappresentanti dem a illudere i cittadini, dipingendo la risoluzione dei problemi idrici come un intervento semplice e immediato. Al contrario, le precedenti amministrazioni hanno sempre avuto ben chiara la complessità della questione e la necessità di un lavoro strutturato e graduale».

«Noi non crediamo ai miracoli – ha sottolineato il coordinatore cittadino di Forza Italia – , ma riteniamo doveroso che, almeno su questioni circoscritte e risolvibili, l’amministrazione fornisca risposte chiare ed efficaci. Ad oggi, invece, assistiamo a un atteggiamento che definiremmo quantomeno puerile, fatto di giustificazioni e rimpalli di responsabilità piuttosto che di soluzioni concrete. Di fronte a questa situazione, spetta alla città valutare l’operato di chi governa. E il giudizio – ha poi concluso -, ne siamo certi, non tarderà ad arrivare».