Il segretario provinciale Stefano Luciano boccia la scelta di Forza Italia, Fdi e Noi Moderati di tirarsi fuori dalla competizione elettorale: «Non serve per mandare a casa L’Andolina»
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«Questa mattina abbiamo depositato alla Provincia di Vibo Valentia la nostra lista denominata "Provincia e Territorio" che concorrerà alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale».
Va contro corrente, almeno nel centrodestra, la decisione dell’Udc vibonese di partecipare alla tornata elettorale del 12 dicembre prossimo, nonostante gli altri partiti dello schieramento – Fi, Fdi e Noi Moderati – si siano tirati fuori. Strada che non intende percorrere l’Udc, che dunque incrina il fronte del centrodestra.
«Si tratta di una lista - spiega una nota siglata dal segretario provinciale Stefano Luciano - creata anche grazie alla partecipazione di amministratori autorevoli che hanno dimostrato competenza e capacità e che per il futuro intendono sviluppare alleanze costruttive per dare rappresentanza ad un territorio troppo spesso ai margini. Tale traguardo può rappresentare l’inizio di una nuova fase politica come approccio alla soluzione dei problemi del territorio. Abbiamo raccolto, ai fini della presentazione della lista, le firme di oltre quaranta tra consiglieri comunali e sindaci della Provincia di Vibo Valentia che hanno ritenuto di darci fiducia e sostegno politico per essere presenti nonostante la scelta di Forza Italia e degli altri partiti del centrodestra di non presentare alcuna lista».
Poi, Luciano stigmatizza l’idea di «utilizzare come forma di protesta nei riguardi del presidente L’Andolina l’omessa partecipazione alla competizione elettorale». Una scelta, dice, che «non produce alcuna conseguenza giuridica alla luce della chiara legge Delrio che permette al presidente in carica di svolgere le proprie funzioni in modo indipendente dal Consiglio». «Peraltro – conclude - in un momento in cui la politica soffre una grande crisi di credibilità, occorre mobilitarsi per essere presenti come punto di riferimento dei cittadini che sono stanchi delle solite dinamiche autoreferenziali che non producono risultati tangibili sullo sviluppo ed il progresso della nostra Provincia».




