Il rappresentante territoriale Michele Furci e la coordinatrice Luisa Santoro siglano una nota che riassume le ragioni del centrosinistra che ha deciso di partecipare alla tornata elettorale del 12 dicembre, boicottata invece dal centrodestra
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«Non è vero che la legge Delrio ha ridotto le funzioni o svuotato i compiti delle Province, al contrario». Muovono da una premessa decisamente controcorrente le argomentazioni del M5s vibonese, che spiega in una nota i motivi per i quali il centrosinistra abbia deciso di presentare una lista unitaria e partecipare alle lezioni del 12 dicembre per il rinnovo del Consiglio provinciale. Decisione diametralmente opposta a quella del centrodestra che invece ha boicottato quasi in massa la tornata elettorale. Solo l’Udc, infatti, ha deciso di esserci.
«Il M5s è la forza politica – si legge nella nota firmata dal rappresentante territoriale Michele Furci e dalla coordinatrice provinciale Luisa Santoro - che combatte coerentemente ogni atteggiamento qualunquistico tendente a svilire le istituzioni con personalismi e forzature normative che non sono proprie del bene della comunità e men che meno che non possano aiutare i cittadini ad affrontare le tante problematiche che li assillano quotidianamente nell’intero territorio provinciale. La legge Delrio, seppur abbia un limite di fondo che bisogna correggere urgentemente per restituire ai cittadini l’esercizio democratico del voto diretto e partecipativo, sancisce la tripartizione dei poteri con un presidente come organo indipendente in quanto espressione istituzionale di sindaco e perciò rappresentativo non già di interesse di parte politica ma collettivo, da un Consiglio Provinciale anch’esso formato da figure istituzionali in quanto consiglieri comunali e dall’Assemblea dei sindaci. L’Ente provincia è pur sempre l’organismo istituzionale con competenze fondamentali come la tutela e valorizzazione ambientale, la gestione della viabilità provinciale, delle Scuole superiori e della polizia provinciale. Ha il compito di coordinamento in materia di sviluppo economico e lavorativo in sinergia e collaborazione con la progettualità dei Comuni e dei loro sindaci».
«Per queste ragioni - continua la nota - il M5s non si è chiuso in se stesso o ha pensato al proprio orticello politico ma ha collaborato con tutte le forze disponibili dell’area Progressista e Riformista per realizzare un grande progetto di cambiamento concreto della funzione di servizio che debbono fornire alla società le forze politiche. Ha con i fatti e le proposte di candidatura indicate come M5S, valorizzato esperienze del territorio con un proprio iscritto, Vincenzo La Caria di Vazzano, e sostenendo la grande funzione delle aggregazioni indipendenti che operano in tutti i comuni della provincia dando spazio alla candidata indipendente civica Angelita Ilenia Tulino di Mileto».
Poi, Furci e Santoro espongono quelle che ritengono essere le priorità programmatiche in relazione alle competenze specifiche della Provincia: «Quando si parla di Ambiente il M5s pensa alla difesa del suolo, alla prevenzione delle calamità e in particolare alla gestione con politiche di Bacino delle risorse idriche ed energetiche. Così come la gestione della viabilità provinciale e della rete stradale di competenza significa avere la visione di contrattare con la Regione come collettivo provinciale l’insieme delle reti funzionale al proprio sviluppo. Nel campo dell’Istruzione invece significa saper contrattare le proprie regole e non subirle in materia di dimensionamento scolastico per come in maniera unilaterale la Regione determina escludendo dal processo decisionale iniziale gli aspetti strutturali e organizzativi propri della nostra provincia. Per non parlare delle Politiche attive per il lavoro che si esercitano e si indirizzano con la gestione dei Centri per l’Impiego. E, infine, la Provincia con le funzioni che ha di coordinamento e sussidiarietà ha il grande ruolo in termini di Sviluppo economico con la promozione e coordinamento delle attività di valorizzazione delle proprie eccellenze, costituendo patti di sviluppo settoriali nell’ambito dei distretti manifatturiero, turistico alberghiero, metalmeccanico ed agroalimentare».


