I funerali dell’ex primo cittadino venuto a mancare sabato in ospedale a Roma si svolgeranno oggi pomeriggio nel piccolo centro montano delle Serre vibonesi
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«Nardodipace saluta con profonda commozione il dottor Antonio Demasi, il quale fu sindaco dello stesso Comune, figura simbolo della buona politica e dell’impegno civile. Per oltre cinquant’anni ha servito la comunità con onestà, rigore e senso del dovere, ricoprendo i ruoli di consigliere, assessore e sindaco per tre mandati, oltre a importanti incarichi in enti territoriali e sanitari». È quanto dichiara il gruppo di minoranza “Costruiamo il Futuro per Nardodipace” nel ricordare la figura dell’ex sindaco Antonio Demasi scomparso sabato in ospedale a Roma e i cui funerali sono in programma a Nardodipace nel primo pomeriggio odierno.
«Demasi ha sempre creduto nella politica come strumento di riscatto e di servizio. È stato rappresentante del Partito Comunista Italiano, poi dei Democratici di Sinistra e infine del Partito Democratico. Il suo motto era: il riscatto delle zone interne passa attraverso il lavoro. Su questa convinzione ha posto le basi del suo pensiero politico e civile. Insieme al professore Salvatore Tassone e al dottore Cosmo Monteleone è stato tra i protagonisti della ricostruzione di Nardodipace dopo l’alluvione del 1972/73, restituendo speranza a una comunità distrutta. Negli anni ’90 ha guidato il Comune nell’adesione al Progetto Regionale “Fondo Sollievo”, che ha portato all’azzeramento della disoccupazione e grazie al suo impegno, tanti giovani di Nardodipace hanno potuto realizzarsi professionalmente, trovando stabilità nella propria terra. Era fiero di aver contribuito a creare opportunità, ma non amava vantarsi dei risultati ottenuti. Quando qualcuno gli ricordava che non sempre riceveva riconoscenza, rispondeva serenamente: “Quando una persona ha una propria stabilità economica è libera di scegliere, di pensare, di vivere senza legami obbligati”. Convinto sostenitore di una sanità giusta e vicina ai cittadini, si è battuto per la realizzazione e la tutela dell’ospedale di Serra San Bruno affinché restasse un presidio di montagna al servizio delle aree interne. Da sindaco ha contribuito anche all’inserimento di Nardodipace nella Strategia Nazionale per le Aree Interne (Snai), con l’obiettivo costante di dare voce ai piccoli comuni di montagna e contrastarne lo spopolamento. Leggeva instancabilmente e ne suggeriva l’esempio affermando che “la mente umana ha bisogno di nutrirsi di nuovi saperi” e spesso infatti accompagnava le conversazioni con citazioni di libri, che usava per stimolare la riflessione e orientare il pensiero verso una maggiore consapevolezza rendendo ancora più chiaro il suo pensiero attraverso l’uso di esempi concreti. Il dottore Demasi era un intellettuale, colto e appassionato, tanto da istituire il premio “Cascella” al fine di valorizzare i cittadini distintisi in campo culturale e professionale. Forse Antonio non era un uomo che manifestava una grande fede religiosa, ma aveva una profonda fede nell’uomo: nella giustizia, nella libertà, nella dignità delle persone. Antonio Demasi lascia un’eredità fatta di coerenza, visione e amore per la sua terra. Il gruppo di minoranza “Costruiamo il Futuro per Nardodipace” si unisce al dolore della famiglia e dell’intera comunità di Nardodipace, ricordando un uomo che ha dedicato la sua vita al bene comune e che resterà per sempre nella memoria collettiva come esempio di buona politica e di servizio alla gente».

