Il sindaco di San Gregorio d’Ippona si schiera a difesa del presidente della Provincia: «Sta subendo un attacco personale ingiustificabile nonostante sia espressione del centrodestra. Intanto al Comune danno una mano all’amministrazione di sinistra»
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La crisi politica alla Provincia di Vibo, con il presidente Corrado L’Andolina che resiste sia come presidente dell’Ente che come sindaco di Zambrone, ha innescato una resa dei conti nei due principali partiti del centrodestra e del centrosinistra, Forza Italia e Pd. Entrambi sono ora lacerati da tensioni interne che stanno letteralmente spaccando i rispettivi direttivi, con il fuoco amico che si concentra sugli esponenti della propria parte.
L’ultimo in ordine di tempo a prendere posizione è Pasquale Farfaglia, sindaco di San Gregorio d’Ippona nonché componente del coordinamento provinciale di Fi. Ed è proprio contro il coordinamento, guidato da Michele Comito, che Farfaglia punta il dito, accusandolo di strumentalizzare la vicenda per muovere a L’Andolina un attacco «personale».
«Sento il dovere d’intervenire - dice il primo cittadino - a qualche giorno dalle dimissioni dei consiglieri di Forza Italia della provincia di Vibo Valentia, fatto che ha provocato lo scioglimento del Consiglio provinciale ma non la decadenza del presidente L’Andolina, e sul successivo tentato golpe al Comune di Zambrone finalizzato a provocare la decadenza del Presidente sottraendogli la carica di sindaco. I consiglieri di Forza Italia con il loro comportamento hanno soltanto determinato le elezioni anticipate di qualche mese del Consiglio e non del presidente, favorendo di fatto la sinistra che oggi detiene la maggiore quota dei voti ponderati dei consiglieri del Comune capoluogo (passata dal rapporto 22 consiglieri di centrodestra a 9 consiglieri di centrosinistra a 9 di centrodestra e 22 centrosinistra)».
E ancora: «Ciò che mi rattrista è che a provocare questa crisi siano stati i tre consiglieri del mio partito e del partito del presidente (eletto dalla maggioranza di centrodestra e prevalentemente dagli stessi forzisti) che negli ultimi mesi non hanno perso occasione di chiedere le dimissioni attraverso dichiarazioni fuori luogo che addirittura definiscono "insulto alle istituzioni ed esprimendo totale sfiducia verso una gestione arrogante e lesiva della dignità istituzionale". Le costanti contestazioni si sono trasformate nell’ultimo periodo ad una consueta abitudine di odio politico e personale perpetrato nei confronti del Sindaco-Presidente che ha superato il limite della decenza».
Secondo Farfaglia, «non si può attaccare e denunciare cattiva amministrazione, parlare di atti di arroganza inaudita, affronto alla comunità e ai consiglieri, sapendo che alla base della critica ci sono motivi che esulano dalla buona amministrazione (ben noti ai consiglieri)». «L'attacco al presidente della Provincia non è un colpo al politico – spiega - ma un attacco all'uomo, un duro affronto personale che non ci possiamo permettere».
«Il presidente L’Andolina – continua - ha amministrato tenendo la barra dritta in un ente che proviene dagli anni bui del dissesto, meritevole di aver proseguito il risanamento economico e forte di cospicui interventi nei settori di competenza: strade e scuole. Ma ciò che ha fatto in maniera ancor più impeccabile è aver garantito la trasparenza e la legalità di tutti gli atti prodotti dall’amministrazione provinciale allontanando ombre e dubbi dal palazzo della provincia».
Secondo il sindaco di San Gregorio d’Ippona, dunque, tutto ciò appare incomprensibile, anche «alla luce dei nuovi equilibri successivi alle elezioni regionali».
«Ci ritroviamo – conclude, rinnovando la sua solidarietà al presidente della Provincia - in un partito che cerca di far cadere le amministrazioni di centrodestra e mantiene il numero legale per non far cadere il Comune di sinistra a Vibo Valentia. Auspico un ritorno alle regole di partito e soprattutto agli ideali di Forza Italia che impongono prima di tutto il rispetto della persona».




