«Dopo circa 8 mesi di chiusura al traffico per i lavori di “Rigenerazione urbana”, indirizzati all’ammodernamento di piazza Umberto I, le perplessità emerse nella cittadinanza santonofrese sono molteplici». È quanto scrive in un comunicato stampa l’ex consigliere comunale di Sant’Onofrio Marcello Mattioli, il quale pone l’accento su «un nuovo stop ai lavori di rinnovamento della piazza santonofrese, dopo le festività pasquali» Secondo Mattioli, «piazza Umberto I, resa cantiere dall’ottobre 2024 in occasione dell’Affrontata celebrata domenica 20 aprile, rito religioso assai caro a tutti i cittadini santonofresi, veniva in via eccezionale riaperta magicamente alla percorribilità pedonale. Dopodiché, da allora i lavori hanno subito una nuova sosta, aggravando sempre di più i disagi per la viabilità urbana. Dopo Pasqua, per un brevissimo periodo era stata riaperta alla percorribilità pedonale, per poi essere di nuovo chiusa in forma globale. L’incrocio di piazza Umberto I per Sant’Onofrio è un punto cruciale, dove si snoda l’intero traffico urbano, utile all’alleggerimento dei mezzi pesanti pertanto, le difficoltà che si stanno creando in questi mesi sono tantissime».

«Tuttavia – prosegue Mattioli nella sua nota stampa -, un’opera che già nelle battute iniziali aveva avuto delle fibrillazioni, di fatto, a luglio 2024 veniva in un primo momento cantierizzata per poi essere riaperta in fretta e furia dopo un accesso confronto politico. Il nuovo restyling della piazza, narrato dall’attuale sindaco Pezzo, in occasione della presentazione del progetto, prevede la riqualificazione e la valorizzazione dei tre punti principali, cioè la Santa Croce, lo Zampillo e il Monumento ai caduti, con l’obiettivo principale di ottimizzare gli spazi disponibili. Tutto ciò non sembra che stia avvenendo, ma aspettiamo la fine dei lavori per dare un giudizio concreto». Per l’ex consigliere, «un altro punto cruciale è la famosa rotonda, che magicamente viene spostata a destra e a manca. Sorge spontanea la domanda: prima dell’inizio dei lavori esisteva un progetto definitivo e lo stesso prevedeva la collocazione della rotonda? È comprensibile sfruttare al meglio un finanziamento per la riqualificazione urbana – ha poi concluso Mattioli -, ma altrettanto comprensibile è che la messa in opera non generi tanti disagi ai cittadini e alle attività commerciali presenti nell’area».