Sale nuovamente la temperatura politica a Vazzano, dove il sindaco Vincenzo Massa va al contrattacco dell’opposizione in piena estate convocando un Consiglio comunale per discutere e deliberare sulla presunta causa d’incompatibilità in capo al consigliere di minoranza Domenico Maida.

La conflittualità politica nel piccolo Comune vibonese è sempre stata molto alta, ma ha superato abbondantemente il livello di guardia circa un anno fa, quando è scoppiato lo scandalo di ammanchi da centinaia di migliaia di euro dalle casse del Comune, una vicenda da allora al centro di un’inchiesta che coinvolge un ex dipendente in pensione ed alcuni suoi familiari destinatari dei bonifici presumibilmente illegittimi. Da allora la minoranza consiliare non ha smesso di chiedere le dimissioni del sindaco Massa, che adesso impugna come una clava la presunta causa di incompatibilità.
«Con un solo punto all’ordine del giorno – si legge in una nota del Comune – è stato convocato per la data del 26.08.2025 alle ore 18 il Consiglio comunale per contestare al consigliere di minoranza Domenico Maida la sopravvenuta incompatibilità. Al consigliere di minoranza era stata notificata dal responsabile dell’Ufficio tecnico comunale un’ordinanza di demolizione a seguito di accertamento di abuso edilizio. All’ordinanza di demolizione, non eseguita nei termini di legge, è seguita la sanzione amministrativa che ad oggi, da una verifica amministrativa, non è stata pagata». La normativa in vigore, infatti, prevede l’incompatibilità con la carica di consigliere comunale per chi è gravato da debiti nei confronti dell’Ente di riferimento. In altre parole, se non paghi quanto dovuto non puoi continuare a sedere in Consiglio comunale.

«Il comportamento del consigliere Maida – continua il sindaco – responsabile di aver violato la normativa urbanistica, di non aver ottemperato al provvedimento amministrativo e di non aver pagato la sanzione inflitta, è grave e va contro i decantati principi di buona amministrazione». E fin qui la presa di posizione del sindaco sarebbe restata nell’alveo della mera procedura amministrativa. Ma subito dopo il primo cittadino calca la mano e mostra chiaramente l’animosità politica che muove l’azione dell’Amministrazione.

«Tutti paladini della legalità i consiglieri di minoranza – insiste Massa -, dal capogruppo De Masi, cugino del consigliere Maida, così impegnato a tutelare nelle sedi legali gli interessi familiari tanto da dimenticare il suo ruolo istituzionale; al consigliere Gambino molto attento alla legalità e alla trasparenza fuori dal proprio nucleo familiare. Per non parlare del consigliere La Caria, il quale oggi si dimostra portavoce del bene comune ma, appena eletto, oltre ad essere deluso per il responso elettorale personale, aveva un solo obiettivo: quello di portare l’acqua di irrigazione nel giardino della mamma. La Legalità, operata e non millantata, è quella che viene quotidianamente ricercata dal gruppo di maggioranza, in piena cooperazione con le autorità competenti». Poi, la chiosa finale: «L’operato dell’Amministrazione tutta e in particolare quella dell’Ufficio tecnico comunale (spina nel fianco dei nostri consiglieri di minoranza), continuerà nel rispetto della legalità e non arretrerà di un millimetro la sua azione. Il tempo darà risposte, ora andiamo avanti convinti di avere, come sempre, il sostegno del popolo».