Azzannato da un maremmano va all’ospedale di Soriano ma non trova nessuno

«Ho deciso di denunciare pubblicamente la mia vicenda per accendere i riflettori sulle condizioni in cui versa l’ospedale di Soriano». La disavventura di Fedele Ceravolo, insegnante in pensione di 75 anni, originario di Soriano ma da anni residente a Torino, inizia ieri pomeriggio durante una passeggiata sulla provinciale Soriano-Pizzoni. «Stavo camminando quando una coppia con tre cani al seguito e senza guinzaglio, si è avvicinata per chiedermi un’informazione. A quel punto, un maremmano mi ha azzannato la gamba sinistra». [Continua in basso]

L’uomo, accompagnato dal fratello, decide di recarsi al vicino ospedale per farsi medicare la ferita. Ma arrivati sul posto non era presente alcun camice bianco. «Una struttura fantasma – racconta -. La porta del pronto soccorso era aperta, come erano accessibili tutte le stanze. Anche le luci erano tutte accese, sebbene alle 4 del pomeriggio fosse ancora giorno. Abbiamo iniziato ad urlare per attirare l’attenzione. Poi abbiamo suonato il clacson, ma niente. Neppure un custode. Dopo avere vagato in tutti i reparti ci siamo resi conto che non c’era anima viva».

Una situazione surreale che ha indotto i due ad allertare le forze dell’ordine. «I carabinieri mi hanno consigliato di recarmi al nosocomio di Serra San Bruno o a Vibo Valentia, informandomi – riferisce l’uomo – che la struttura di Soriano non funziona».
Solo una volta giunti all’ospedale di Serra, all’uomo è stata iniettata l’ immunoglobulina antitetanica per poi essere dimesso alle 20.30. [Continua in basso]

«Ho deciso a quel punto di rendere pubblica la mia vicenda e presentare una denuncia ai carabinieri». L’insegnante in pensione si chiede come sia possibile lasciare una struttura pubblica con le porte spalancate: «E se fosse entrato un malintenzionato? Se la struttura è vuota, perché nessuno provvede a chiudere gli accessi? E chi paga la luce?». I cittadini naturalmente.

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