giovedì,Aprile 25 2024

Covid, tamponi e tracciamento: l’odissea di una docente vibonese

La protesta di un'insegnante di Ionadi che, in un sistema ormai in tilt, dopo numerose segnalazioni all'Asp ha deciso di scrivere al governatore Occhiuto

Covid, tamponi e tracciamento: l’odissea di una docente vibonese

Nel Vibonese il Covid galoppa a ritmi vertiginosi e registra 1.580 nuovi positivi al virus. Una situazione che sta mandando in tilt il sistema: mai, infatti, si erano registrati numeri così alti. Farmacie prese d’assalto, lunghe code al drive in e centralini dell’Ufficio di Prevenzione perennemente occupati. Il tutto mentre il commissario straordinario dell’Asp Maria Bernardi corre ai ripari implementando i servizi per l’utenza. Che la situazione sia sfuggita di mano lo dimostrano le decine di richieste di aiuto che giungono anche alla nostra redazione. L’ultima arriva da Ionadi, paese alle porte di Vibo Valentia. [Continua in basso]

L’odissea di una positiva al virus

Il presidente Occhiuto

A scrivere è una docente che non ricevendo risposte dall’Azienda sanitaria provinciale, ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Caro presidente – scrive la donna – parla tanto di sanità ma quello che contano sono i fatti non le parole. Sono risultata positiva insieme a mia figlia il 10 dicembre scorso e non abbiamo ricevuto fino ad oggi l’assistenza domiciliare dei dottori dell’Usca. Non sono stata contattata per il tracciamento e premetto che sono docente e studentessa universitaria operativa fino al giorno in cui sono risultata positiva. Dopo il decimo giorno di positività sono riuscita a mettermi in contatto con l’Asp. Il tampone molecolare mi è stato fatto solo il 20 dicembre da un’operatrice che si è presentata a domicilio senza tuta e guanti, mi ha fatto mettere una sedia sulla porta e mi ha fatto il tampone mentre ero seduta di spalle. Oggi – prosegue – sarebbero dovuti venire per il secondo tampone e non si è visto nessuno».

Nessuna disposizione di quarantena

Ma cosa ancora più grave che la donna intende denunciare è che «ad oggi non ho ricevuto nessuna quarantena obbligatoria dal Comune di Ionadi». Non cela il malcontento la signora del Vibonese che da settimane combatte contro il virus invisibile e contro un sistema sanitario assente: «Domani – annuncia – denuncerò tutto agli organi competenti. Vergognatevi», conclude.

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