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Covid nel Vibonese, l’Asp mantiene operative le strutture e reintegra gli incarichi: ecco fino a quando

La decisione del commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Giuliano fa seguito alle indicazioni impartite dalla Regione Calabria

Covid nel Vibonese, l’Asp mantiene operative le strutture e reintegra gli incarichi: ecco fino a quando
La sede dell’Asp di Vibo Valentia

L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia manterrà operative «le strutture e i flussi informativi già attivi nella fase pandemica da Covid-19» fino al 30 giugno prossimo. Lo ha deciso con propria delibera il commissario straordinario di Palazzo ex Inam Giuseppe Giuliano, che in proposito ha dovuto tenere conto di quanto stabilito di recente dalla Regione Calabria, la quale, «nelle more dell’emanazione delle nuove procedure con le quali saranno stabilite le modalità operative opportune per gli adempimenti previsti dopo la cessazione dello stato di emergenza (in ragione delle disposizioni decreto legge numero 24 del 2022)», ha invitato le «Aziende del Servizio sanitario regionale a mantenere operative le strutture e i flussi informativi già attivi nella fase pandemica».

Detto, fatto. Il commissario straordinario ha, quindi, disposto con decorrenza 15 aprile 2022 e fino al 30 giugno 2022, il «reintegro nei relativi incarichi delle unità di personale assegnate a questa Azienda sanitaria provinciale sulla base dell’ordinanza della  Protezione civile numero 709 del 24 ottobre del 2020», nonché «la prosecuzione degli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa sempre delle unità di personale assegnate a questa Azienda sanitaria provinciale» sulla base della medesima ordinanza della Protezione civile. [Continua in basso]

Una emergenza sanitaria fronteggiata con diverse ordinanze

La proposta di prendere atto di quanto deciso dalla Regione Calabria, in merito al mantenimento del personale medico-sanitario e amministrativo utile a fronteggiare l’emergenza pandemica, è formalmente giunta al commissario straordinario da parte del direttore dell’Unità operativa di gestione e sviluppo delle risorse umane e formazione Gianfranco Ielo. Quest’ultimo, infatti, prima ha ricordato, in una nota inviata proprio a Giuseppe Giuliano, tutte le delibere  ei Decreti legge del Consiglio dei Ministri che dal 31 gennaio 2020 fino al 14 dicembre del 2021 hanno dichiarato e prorogato (fino al 31 marzo scorso) «lo stato  di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili», e poi l’ordinanza del capo della Protezione civile numero 709 del 24 ottobre 2020, avente ad oggetto “Ulteriori interventi urgenti di Protezione civile in  relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, e le  successive ordinanze di proroga.

Sempre il direttore Gianfranco Ielo ha, quindi, fatto presente che l’ordinanza della Protezione civile del 24 ottobre del 2020, così recita: “Ciascuna Regione e Provincia autonoma interessata, anche attraverso le proprie Aziende del servizio sanitario regionale, provvede a conferire ai soggetti ricompresi nell’elenco del  Dipartimento della protezione civile, residenti o dimoranti nella medesima regione e provincia autonoma,  previa verifica dei requisiti, appositi incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e  continuativa, di durata massima non superiore al 31 gennaio 2021, prorogabili in ragione del perdurare  dell’esigenza e dello stato di emergenza, con successiva ordinanza del capo del Dipartimento della protezione  civile, nei limiti delle risorse disponibili. I predetti incarichi sono conferiti in deroga ai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di personale”. [Continua in basso]

Incarichi prorogati già nel recente passato

Il direttore Gianfranco Ielo ha poi ricordato che, a seguito della proroga (con l’approvazione il 14 dicembre del 2021 del Decreto legge del Consiglio dei Ministri) dello stato di emergenza nazionale e delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19 fino al 31 marzo scorso, il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria di Vibo, con propria delibera, ha disposto già la proroga degli incarichi fino a questa ultima data. Da qui l’invito, quindi, a tenere conto dell’ultimo Decreto legge del 24 marzo 2022, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto  alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”, e della decisione della Regione Calabria, che, come anticipato all’inizio, «nelle more dell’emanazione delle nuove procedure», ha invitato le Asp a «mantenere operative le strutture e i flussi informativi già attivi nella fase pandemica». La proposta, infine, del responsabile dell’Unità operativa di gestione e sviluppo delle risorse umane e formazione a Giuseppe Giuliano, per i motivi elencati, a dare seguito a tutto ciò: ossia mantenere attive le strutture ed a «disporre con giusta autorizzazione aziendale in atti, il reintegro, nei relativi incarichi delle unità di personale assegnate a questa Asp».

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