«Sanità vibonese in grave crisi, ecco dove intervenire con urgenza»: trasmesso alla Regione il documento approvato dalla Conferenza dei sindaci
Il presidente dell'assemblea Giordano ha inviato al governatore e commissario ad acta il report condiviso all'unanimità dai primi cittadini, nel quale sono riportate criticità e proposte

Il presidente della Conferenza dei sindaci vibonesi, Salvatore Fortunato Giordano, ha trasmesso al presidente della Regione e commissario ad acta Roberto Occhiuto il documento sull’emergenza sanità in provincia approvato all’unanimità dai primi cittadini all’ultima assemblea, che si è tenuta al municipio di Vibo Valentia lo scorso 11 giugno. La Conferenza, scrive Giordano nella missiva allegata al documento, «non ha potuto che disegnare un quadro davvero preoccupate per la sanità a Vibo Valentia, cenerentola delle provincie calabresi, che negli anni, attese le dinamiche politiche che partono dal 2009, si è ritrovata in grave crisi emergenziale».
Giordano parla di una «presa di coscienza collettiva» riferendosi al report sulla sanità messo a punto dai sindaci e condiviso anche dalla deputazione regionale vibonese presente ai lavori della Conferenza e da tante associazioni del territorio.
Il documento, spiega, ha uno «scopo costruttivo», ma anche il compito «irrinunciabile di chiedere con forza interventi che servano a ripristinare il diritto alla salute e restituire fiducia a i cittadini vibonesi». Non solo una denuncia, nel report ci sono anche «proposte concrete che possano ridare equilibrio e servizi minimi alla popolazione».
Le richieste d’intervento urgente
Di seguito le richieste di intervento urgente avanzate dai sindaci con il documento approvato all’unanimità:
- Il potenziamento della Farmacia territoriale in tutta la provincia.
- L’esigibilità dei Dca emanati dal commissario ad acta soprattutto in riferimento al numero dei posti letto per la sanità vibonese, relativa alla rete ospedaliera già esistente. In particolare, per l’ospedale di zona disagiata/ospedale di montagna di Serra San Bruno vengano indetti concorsi per l’apertura dei servizi garantiti dal Dca; in particolare per l’attivazione dei Day Surgery e il reparto di riabilitazione (importante anche al fine di invertire la migrazione sanitaria infraregionale).
- L’esigenza che le strutture eroganti servizi sanitari di tipo privato e accreditato debbano essere considerate parte integrante del sistema in correlazione ai servizi offerti.
- Riapertura del reparto di Psichiatria.
- Una moratoria dell’applicazione rigida dei criteri per l’area del Vibonese, o quantomeno un’applicazione più moderata rispetto ad altre provincie, essendo il Vibonese un’area in estrema emergenza sanitaria, per evitare le gravi discrepanze rispetto ad altre provincie calabresi. Ciò perché gli errori del passato, cioè non aver saputo implementare sul territorio i servizi territoriali, non possono ricadere sui cittadini che, in nome di un equilibrio dei conti e di piani di rientro economici, che pure vanno sostenuti perché antesignani di una buona e sana gestione delle risorse, non possono essere così radicali nella loro applicazione da determinare il depauperamento dei servizi per mancanza di risorse economiche, in un settore, come quello sanitario, dove il Lea non sono rinunciabili.
- Premesso che, nel Piano integrato di attività e organizzazione 2025- 2027 pubblicato dall’Asp di Vibo negli Indicatori Core NSG Assistenza Distrettuale – ID D30Z – si prevede espressamente “Realizzazione Hospice” poiché la soglia attuale nella provincia di Vibo Valentia è pari a zero. Si auspica che venga predisposto tutto quanto necessario per l’immediata realizzazione dell’Hospice ed il raggiungimento del target.
- La realizzazione di un laboratorio di Emodinamica, un servizio fondamentale nella cura degli infarti e negli interventi di angioplastica.
- Premesso che nel Piano annuale delle attività anno 2025, pubblicato di recente dall’Asp di Vibo, viene richiamato il programma screening oncologici 2024/2026: basato per lo screening mammografico su una popolazione target di 10.917 per l’anno 2025, per lo screening colon retto su una popolazione target di 21.068 e per lo screening citologico su una popolazione target di 13.465. In questo solco, si auspica la programmazione e il rapido avvio di un’intensa campagna di sensibilizzazione in materia di prevenzione, aderendo a programmi organizzati di screening oncologici che interessino l’intera popolazione target del territorio vibonese.
- La stipula di una convenzione con l’Università di Messina per l’apertura a Vibo Valentia della facoltà di neuro-psicomotricità per reperire più facilmente queste figure specialistiche sul territorio regionale.