L’Asp di Vibo riapre la “caccia” all’infermiere: ne cerca altri 15, ma dopo 500 Pec al vecchio avviso hanno risposto solo in 12
I commissari hanno emanato un altro "bando" dopo quello di inizio luglio. L’obiettivo è arrivare a 29 professionisti ma la strada è tutta in salita: poco allettante la durata trimestrale del contratto. Si sta cercando di attingere anche dalle graduatorie di sostituzione di Catanzaro, Crotone e Cosenza

L’Asp di Vibo ci riprova e riapre la caccia (in senso buono) agli infermieri. È fresca di stampa la nuova delibera della Commissione straordinaria per il reclutamento di “altri” 15 professionisti da destinare ai presidi sanitari del Vibonese a cominciare dall’ospedale Jazzolino, che vive una nuova estate di fuoco sul fronte dell’emergenza per la carenza di personale. Una situazione che sta determinando disagi incredibili soprattutto per gli utenti costretti loro malgrado a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, dove le attese sono infinite e possono durare anche giorni prima di essere smistatati in qualche reparto, sempre che a Vibo ci sia quello giusto.
Per far fronte alla mancanza di personale, l’Asp aveva già emanato all’inizio di luglio un avviso pubblico per il reclutamento di 14 infermieri da destinare agli ospedali vibonesi ma per settimane non è riuscita a trovare nessuno che accettasse. Troppo bassa la durata del contratto, appena tre mesi, per una retribuzione complessiva di circa 5mila euro. L’Asp ha quindi cominciato a sgranare la graduatoria per le sostituzioni a cui ogni Azienda sanitaria può attingere in situazioni di particolare emergenza e urgenza. Più di 470 nominativi quelli contenuti nella graduatoria vibonese, che però rispondevano puntualmente “no, grazie”. Tanto che è stata chiesta una mano alle Asp di Crotone, Catanzaro e Cosenza affinché mettessero a disposizione le loro liste. Ma a fronte della cifra monstre di circa 500 Pec inviate, finora l’Azienda sanitaria provinciale è riuscita a reclutare soltanto 12 infermieri. Un lavoro immane che adesso dovrà essere replicato per il nuovo iter, più i due che ancora mancano all’appello del primo tentativo. Identiche le condizioni contrattuali, come identica sarà la difficoltà di reclutamento.
«Quando il 2 luglio scorso tutte le sigle sindacali incontrarono i commissari – spiega Luciano Contartese della Fp Cgil – consapevoli del reale fabbisogno, chiedemmo esplicitamente che venisse deliberata da subito l’assunzione di 30 infermieri per 6 mesi, perché sapevamo che la metà non sarebbe bastata e la durata trimestrale del contratto avrebbe rappresentante un deterrente enorme nella ricerca di nuovo personale. Così è stato…». Ora la “caccia” all’infermiere ricomincia.
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