Nuove rassicurazioni di una celere soluzione del problema e la costituzione di un tavolo tecnico in Prefettura. È il risultato incassato dal Comitato dei caregiver e dai lavoratori del Don Mottola Medical Center di Drapia, che oggi hanno promosso una nuova manifestazione davanti alla sede dell’Asp di Vibo Valentia per protestare contro la mancata convezione tra la struttura sanitaria di Drapia, accreditata dalla regione ma non ancora coperta dai fondi regionali per la Sanità.

L’iniziativa, finalizzata a chiedere la formalizzazione della convenzione con il sistema sanitario pubblico, ha visto una significativa partecipazione. Nel corso della mattinata, grazie alla mediazione della Questura, una delegazione composta da Saverio Bartoluzzi (USB), da familiari caregiver, dal dott. F. Mancuso per i lavoratori e dal dott. S. Capomolla per l’azienda, è stata ricevuta dal commissario dell’Asp Gianfranco Tomao.

I contenuti dell’incontro

Il confronto, definito «proficuo» dagli organizzatori, ha messo in luce le principali criticità del comparto socio-sanitario vibonese: il sottodimensionamento del fondo dedicato, la carenza di servizi e la necessità di riequilibrare i meccanismi di finanziamento al fine di garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea).

Nel pomeriggio si è svolta una riunione tecnica in cui i dirigenti dell’Asp hanno confermato l’impegno alla pubblicazione, entro la prossima settimana, della delibera relativa all’implementazione della rete territoriale, in coerenza con il DCA 197/2023 e con la nota regionale prot. n. 393243 del 13 giugno 2023. Tale documento risulta indispensabile per l’ottenimento di ulteriori fondi destinati al settore.

Verso un tavolo tecnico

Il prefetto – informa una nota del Don Mottola – ha inoltre convocato l’azienda per il 1° ottobre 2025, al fine di avviare un tavolo tecnico con la triade commissariale e una delegazione regionale. L’obiettivo è affrontare il tema della ridotta attribuzione di risorse al comparto socio-sanitario del Vibonese e individuare strumenti perequativi in grado di rispondere al fabbisogno del territorio.

Stato di agitazione confermato

Pur riconoscendo l’apertura istituzionale e i passi avanti registrati, il Comitato dei caregiver e i lavoratori del Centro hanno annunciato che lo stato di agitazione proseguirà fino alla definizione e piena attuazione degli strumenti normativi necessari a garantire il diritto alla salute e l’equità di accesso alle cure.