giovedì,Marzo 28 2024

Bimba disabile esclusa dalla gita, i genitori: «Dopo la risposta della dirigente cambieremo scuola»

In una lettera aperta le ragioni alla base della decisione e il racconto delle tante difficoltà contro le quali la famiglia si è trovata a combattere

Bimba disabile esclusa dalla gita, i genitori: «Dopo la risposta della dirigente cambieremo scuola»
Carol tra la mamma e la sorella

di E.D.G.

I genitori della bimba disabile di Zungri, alla quale in un primo momento era stato impedito di iscriversi tra i partecipanti alla gita scolastica per la mancanza di un pullman attrezzato che potesse accogliere la sua sedia a rotelle, non ci sta alla spiegazione della scuola. Ieri, infatti, la dirigente dell’istituto comprensivo di Cessaniti, da cui dipende il plesso elementare distaccato di Zungri, attraverso una nota, aveva replicato alle critiche, “assolvendo” di fatto la scuola e derubricando il tutto a un errore in buona fede. Dichiarazioni che hanno convinto Rosetta Raffa, mamma della piccola Carol, a controreplicare con una lettera firmata anche dal marito Maurizio Crudo, contestando la ricostruzione della dirigente scolastica e annunciando la possibilità che Carol lasci la scuola di Zungri.

La lettera della mamma di Carol

«Nel ringraziare la stampa per l’importante funzione sociale svolta, prego questo quotidiano di voler pubblicare queste poche righe che possono essere intese come la battuta finale di una brutta storia iniziata male e finita ancora peggio che vede protagonista una bimba di 11 anni, il suo amore per la vita e la scuola da quest’ultima frequentata che ancora oggi cerca di difendersi arrogantemente dopo un errore plateale senza lasciare spazio ad una risoluzione concreta del problema! La storia di Carol, nata e cresciuta a Zungri ed affetta sin dalla nascita da atrofia cerebrale, che lotta ogni giorno per la felicità. In questi giorni si è parlato tanto di mia figlia dopo che, stanca delle continue mancanze della scuola, ho deciso di rendere pubblica l’odissea che ogni giorno affrontiamo io e la mia famiglia e in prima persona Carol.

Più volte mi sono recata a scuola in questi anni per segnalare ogni genere di problema, mancanza delle figure professionale di cui Carol ha bisogno (a cominciare da chi potesse aiutarla a mensa per pranzare). Quest’anno la mia caparbietà mi ha spinto oltre, prima mi sono affidata al mio legale di fiducia, il quale, indirizzando una lettera alla dirigente scolastica, evidenziava tutti quei problemi per i quali le semplici lamentele di una mamma disperata non erano abbastanza. Dopo questo intervento legale, che non nascondo ha ingenerato non poco risentimento nella scuola, vi è stato un leggero miglioramento. Mia figlia è riuscita, seppur per ore insufficienti rispetto al programma didattico, ad avere un insegnante di sostegno e qualcuno che mi avvisasse se mia figlia doveva essere cambiata, così d’avere la possibilità di correre a scuola e provvedervi io stessa.

La ferita più dolorosa ci è stata inferta con questa plateale esclusione di Carol dal viaggio d’istruzione, al quale, preciso, avevamo dato con largo anticipo adesione, ricevendo come scusante da parte della responsabile dell’istituto questa frase: “Mi sono dimenticata di Carol, sarà per il prossimo anno”. Se ne sono dimenticati dopo “solo” 7 anni di frequenza in quella scuola. La cosa che più mi fa rabbia è la vicinanza di tanti onesti cittadini, delle amministrazioni Ccmunali di Zungri e Serra San Bruno, di varie Associazioni, ma non della scuola elementare di Zungri, che prima si dimentica di nostra figlia, poi se la prende con la ditta del pullman, poi aumenta il prezzo del viaggio quasi a far ricadere la colpa di ciò sulla piccola Carol che chiede solo di essere una bimba come le altre ed infine la dirigente invece di attivarsi per una pronta risoluzione del problema, cosa fa? Accusa i giornalisti, il sindaco di Zungri che ha preso le distanze dal comportamento discutibile della scuola e accusa me, la mamma di Carol, di non essermi rivolta alla dirigenza. La mia risposta è netta e secca: mi sono rivolta alla dirigenza più volte ed è questo il risultato! Forse c’è un’unica soluzione, sofferta, sicuramente per Carol: lasciare la scuola di Zungri per frequentare un istituto pensato anche per lei».

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