martedì,Maggio 14 2024

Mileto e la Seconda guerra mondiale, commozione per gli ottant’anni dalla “Strage di Carasace”

L’episodio avvenne il 16 luglio del 1943 tra le campagne di Mileto. Nell’occasione morirono 39 civili, vittime del bombardamento degli aerei alleati

Mileto e la Seconda guerra mondiale, commozione per gli ottant’anni dalla “Strage di Carasace”

Momenti di intensa commozione alle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della “Strage di Carasace”. Mileto non ha dimenticato e, quindi, anche quest’anno ha ritenuto opportuno tenere viva la memoria e ricordare nel migliore dei modi la morte dei 39 civili, avvenuta ad opera degli aerei alleati il 16 luglio del 1943, nelle fasi finali della Seconda guerra mondiale. La giornata commemorativa è iniziata con la messa di suffragio celebrata dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, nella chiesa parrocchiale della Badia, alla presenza della massime autorità politiche, civili e militari del territorio. Al termine della sacra funzione i presenti si sono trasferiti nella piazza antistante la chiesa di San Michele. Qui il sindaco Salvatore Fortunato Giordano ha provveduto a deporre una corona d’alloro davanti alla stele dedicata alle 39 vittime nel 1988. L’atto finale delle celebrazioni, tuttavia, si è consumato tra i ruderi dell’ex ospedale civile, dove all’epoca furono trasportati i feriti e i morti della strage. In quel luogo è stato svelato e illustrato ai partecipanti l’apposito murales realizzato dal giovane pittore locale Fortunato Pedullà. Successivamente si è proceduto anche ad inaugurare la mostra didascalica “Ricordando…”, allestita dall’Accademia Milesia, e a deporre un mazzo di fiori ai piedi della magnolia dove in quelle tragiche fasi furono deposti i corpi delle povere vittime.

Ad arricchire di ulteriori contenuti l’evento, le toccanti testimonianze dirette della mamma di monsignor Filippo Ramondino e dei figli di Currà Domenica, due donne entrambe sopravvissute al bombardamento, e di una famiglia Ucraina in fuga dalla guerra, ospitata nel locale centro Sai. Il dettagliato programma – allestito dall’Amministrazione comunale e dall’Accademia Milesia in collaborazione con la locale Pro Loco – ha previsto anche la ricomposizione dell’insegna “Ospedale civile”, ad opera del “summastru” Franco Valente, degli intermezzi musicali, con brani dedicati alla strage dal duo Pino Currà-Saverio Catagnoti, un excursus storico del professore Franco Calzone. la declamazione di alcuni stralci del volume dedicato alla Strage di Carasace dai compianti studiosi Giuseppe Occhiato e Filippo Bartuli, ad opera di Adriana Naccari, l’intervento della direttrice dei lavori in corso nell’area dell’ex ospedale, Giulia Fresca. La città di Mileto, per il tributo di sangue versato in quel tragico episodio, ha ricevuto dallo Stato italiano la medaglia di bronzo al valore civile.

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