martedì,Maggio 20 2025

Il premio nazionale Segni di pace conferito alla vibonese Marcella Mellea

La docente e consigliera comunale è stata premiata per il suo impegno nella diffusione della cultura della pace

Il premio nazionale Segni di pace conferito alla vibonese Marcella Mellea

Con gratitudine per il supporto alla diplomazia culturale, a favore della pace tra tutte le nazioni del mondo“. Questa la motivazione con cui è stato conferito alla vibonese Marcella Mellea – docente di Lingua e Cultura inglese nonché consigliera comunale – il prestigioso Premio nazionale “Segni di Pace”, istituito nel 2024 dalla Cattedra della Pace, diretta da Renato Ongania, capofila del Comitato promotore del Premio.

A comunicarlo è stato lo stesso dottor Ongania, con una lettera in cui esprime «viva stima e gratitudine» nei confronti della premiata. «Gentile Marcella Mellea – recita testualmente la lettera di comunicazione – in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, celebrata lo scorso 15 aprile 2025, ho il piacere di trasmetterle in allegato il Certificato del Premio ‘Segni di Pace’, conferito quale riconoscimento simbolico di diplomazia culturale a persone, enti e iniziative distintesi nella promozione attiva di una cultura di pace. La Sua candidatura è stata avanzata in conformità con i criteri previsti dal Bando ufficiale del Premio, e successivamente accolta dal Comitato promotore, guidato dalla Cattedra della Pace, di cui ho l’onore di essere Direttore.

La seconda edizione del Premio ‘Segni di Pace’ – prosegue Ongania – è stata accolta con entusiasmo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito delle celebrazioni ufficiali, e ha coinvolto oltre 400 persone e 50 realtà internazionali tra università, centri di ricerca e associazioni distribuite in 71 Paesi. Tra le eccellenze del Made in Italy, la diplomazia culturale rappresenta un pilastro identitario e un motivo di orgoglio nazionale: un capitale umano da rigenerare di generazione in generazione. Il Premio si ispira anche al concetto di Pace Positiva, elaborato dall’Institute for Economics and Peace (IEP), che definisce la pace non solo come assenza di conflitto, ma come presenza attiva di condizioni che favoriscono resilienza, benessere, sviluppo sostenibile e prosperità condivisa. Tutto ciò è coerente con la vocazione pacifista della Repubblica Italiana, sancita dall’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra come strumento di offesa e promuove la cooperazione internazionale per un ordine fondato sulla pace e sulla giustizia tra i popoli.

Nel congratularmi per il Suo meritevole impegno, che consideriamo un autentico ‘Segno di pace’ – conclude il dottor Ongania – desidero ringraziarLa per aver preso parte a questa iniziativa e resto a disposizione per future collaborazioni».

Un riconoscimento veramente prestigioso e di respiro internazionale – dunque – quello tributato a Marcella Mellea, conferito da un’importante istituzione culturale. La Cattedra della Pace – infatti – è un progetto educativo di alta formazione, a supporto delle Nazioni Unite, per la creazione di una cultura di Pace, Dignità, Uguaglianza, Rispetto dei Diritti umani. Ha come focus della propria azione l’obiettivo 16 degli SDG (Sustainable Development Goals): una serie di 17 obiettivi interconnessi definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Il direttore della Cattedra della Pace, nelle vesti di Alumnus della University for Peace – Università istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite –, collabora e promuove i programmi di studio dell’Ateneo, in modo particolare Master e Corsi Avanzati di formazione sulla Pace.

Leggi anche ⬇️

Tra gli altri premiati è il caso di ricordare Miriam Jaskierowcz Arman, di nazionalità statunitense, ebrea e figlia di sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti, poetessa e scrittrice, formatrice e pedagoga vocale, Direttrice dell’Accademia per lo sviluppo della voce, già Ambasciatrice di Pace della Universal Peace Federation Italia. Questa evenienza assume rilievo perché è stata proprio Marcella Mellea a portare a Vibo Valentia Miriam Jaskierowcz Arman, lo scorso 6 marzo, in occasione della Giornata dei Giusti, celebrata con un grande e partecipato evento organizzato dal Comune di Vibo Valentia e svoltosi presso l’Istituto Comprensivo I° Circolo Garibaldi-Buccarelli – con la calorosa accoglienza della dirigente scolastica, Domenica Cacciatore, e dell’orchestra-coro della scuola –, alla quale hanno preso parte autorità locali – tra cui l’assessore alla Pubblica Istruzione, Vania Continanza – docenti, studenti e diverse personalità del mondo della cultura, tra cui il poeta vibonese Michele Petullà, che ha proposto alcune sue poesie appositamente composte, in onore dei Giusti del Mondo.

top
preload imagepreload image