«Sarà un Natale al buio a Vibo Marina». Lo dice con amarezza Michele Zaccaria, storico commerciante della frazione costiera e vice presidente dell’associazione Stella Polare, mentre indica il tratto di Corso Michele Bianchi, dove oltre alla sua gioielleria si allineano in totale 23 attività, tra punti ristoro e negozi vari. Una strada che in passato, a Natale, brillava grazie alle luminarie allestite direttamente dai commercianti, perché, dice, «ci sentivamo coinvolti dall’amministrazione comunale che si confrontava con noi». Quest’anno, invece, la strada rischia di rimanere senza luci natalizie, nonostante una determina comunale prevedesse la loro accensione già il 29 novembre con spegnimento fissato per l’11 gennaio.

«Non ci hanno invitati nemmeno una volta per chiederci cosa volessimo fare per il Natale - continua -. E non venissero a dirci che c’era un avviso pubblico per invitava a mandare proposte al Comune, perché noi commercianti presidiamo il territorio ogni giorno e dovremmo essere un interlocutore costante dell’Amministrazione, che invece non ci ha cercati. E pensare che per dodici anni siamo stati noi a illuminare la città raccogliendo fondi: somme dai duemila a sedicimila euro».

Nella determina comunale è prevista l’illuminazione delle chiome degli alberi del corso con stringhe a led, ma secondo il commerciante è un progetto impossibile da realizzare: «Gli alberi non sono stati potati e adesso sono talmente folti che hanno formato un tunnel. È impossibile illuminarli come previsto dall’amministrazione». Sul lungomare Cristoforo Colombo, dove è previsto che i fusti delle palme vengano inghirlandati con le luci led, «ancora non si è mosso nulla», nonostante l’installazione sia più semplice.

Alla mancanza degli addobbi si aggiunge il malcontento per la gestione del nuovo sottopasso, che secondo Zaccaria avrebbe dovuto creare un’area pedonale e attrarre più persone su Corso Michele Bianchi: «Lo hanno aperto ma senza segnaletica. Nessuno lo utilizza. Dal lato di via delle Industrie non c’è nulla, mentre da via Stazione la segnaletica sì. Così non funziona».

Anche il calendario natalizio pubblicato dal Comune non convince: «Non conoscevo nemmeno gli eventi. Hanno inserito la zeppolata del 7 dicembre e l’accensione dell’albero l’8, ma mi sembra fossero iniziative organizzate dalla Parrocchia». Il clima generale, d’altronde, non aiuta a immaginare un futuro sfavillante: «Oggi la città è spenta. Sono così sconfortato che non ho neppure addobbato il mio negozio. Tanto qui non passa nessuno».

La crisi si sente e Zaccaria prova a resistere con sconti e offerte speciali, mentre spera nel grande progetto privato che dovrebbe trasformare l’area portuale con due alberghi, cinque pontili e 350 posti barca per un investimento di 27 milioni di euro: «I lavori dovrebbero partire a gennaio, Vibo Marina potrebbe diventare una piccola Montecarlo». Per ora, c’è una realtà ben diversa con cui fare i conti: «Il Comune dovrebbe capire che se non decolla Vibo Marina, ne risente tutto il capoluogo. Perché non dialogano con le associazioni? Perché non ci chiedono cosa fare per risollevare questa comunità?».