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È stato firmato il contratto tra la Regione Calabria e l’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre per la concessione gratuita dell’immobile denominato ”Kursaal”, nel centro di Serra San Bruno. La struttura, dismessa da tempo, verrà recuperata per ospitare il futuro Museo della Biodiversità.
Secondo quanto si legge in una nota, si tratta di «un progetto di respiro regionale e nazionale», che punta alla valorizzazione dell’ecosistema calabrese. Il museo sarà dunque «un centro multifunzionale dove si incrociano intelligenza artificiale, didattica accessibile e contenuti scientifici, rivolti a cittadini, studenti, turisti e ricercatori».
Oltre al museo, sono previsti anche un centro per convegni e uno spazio per laboratori didattici, pensati per attività con le scuole, le università e le comunità locali. I fondi – pari a quasi 1,6 milioni di euro – sono già stati stanziati. «Non si tratta di un’ipotesi futura», continua la nota, «l’intervento sarà completato entro e non oltre l’anno 2027».
Il museo entrerà a far parte di una rete nazionale che include strutture come il BioMa di Trieste, il Museo di Monticiano e il MuMAB di Salsomaggiore. Ma avrà un’impronta specifica, legata al territorio calabrese: «La centralità della biodiversità calabrese, con la sua ricchezza endemica, i suoi ambienti forestali unici e la sua interazione millenaria con la presenza umana», si legge nel comunicato.
I promotori sottolineano inoltre di non voler limitarsi a una «tutela passiva», ma di proporre una «visione generativa e innovativa» del proprio ruolo, anche attraverso il riuso del Kursaal, da tempo emblema del degrado.
L’edificio, una volta rigenerato, «rappresenterà un volano per lo sviluppo culturale, ambientale e turistico del territorio», con l’intenzione di inserirlo in un percorso più ampio di rilancio delle Serre e, in generale, di una «Calabria consapevole, competitiva e orientata all’avvenire».

