L'iniziativa a sfondo sociale è stata promossa dall'omonima associazione benefica sorta all'indomani della prematura morte del ragazzo, avvenuta nel 2020
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Grande partecipazione all'iniziativa “ Accendiamo il Natale ” promossa a Paravati dalla locale associazione Onlus “ Michele Turco ”. Da tempo impegnato sul territorio vibonese con iniziative di volontariato , valorizzazione e promozione sociale, la realtà sorta in memoria del ragazzo scomparso prematuramente alcuni anni fa, continua a donare momenti significativi di incontro e condivisione. L'ultimo, in ordine di tempo, ha riguardato l'accensione delle luci del grande albero di Natale posto nel piazzale antistante la chiesa matrice “Santa Maria degli Angeli” del paese natio della Serva di Dio Natuzza Evolo.
Tra i presenti, tanti genitori con figli al seguito, i quali hanno atteso con trepidazione e lo sguardo rivolto al cielo il momento dell'accensione delle luci, lasciandosi avvolgere con gioia e speranza nell'abbraccio che ogni anno il santo Natale porta con sé. «Dopo il successo delle tre edizioni della “Casa di Babbo Natale” - spiegano i vertici della “Michele Turco” - abbiamo programmato questo momento carico di magia, che ha raccolto attorno a sé famiglie, associazioni e gruppi del territorio. Seguendo i valori di condivisione propri dell'associazione, abbiamo donato a numerosi gruppi del comune dì Mileto una pallina personalizzata da appendere all'albero. Tantissime le realtà presenti. Tra queste - si aggiungono - l'oratorio parrocchiale “Mamma Natuzza”, con il gruppo dei “Più Belli”, le società di calcio Nuova Paravati, Mileto, Stella Mileto, Accademia Empoli Mileto e Pro Giovani, associazioni di volontariato, come l'Avis, e varie autorità del territorio». Dall'associazione onlus “Michele Turco”, infine, la comunicazione del rinnovato impegno verso i piccoli ospiti della Casa della Carità di Vibo Valentia, voluta dal beato don Francesco Mottola. E, al riguardo, «anche quest'anno Babbo Natale arriverà con doni e sorprese per regalare un sorriso a tutti i bambini».

