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Re Giorgio a Vibo Marina era di casa. L’ultima volta che il suo megayacht nero da 65 metri, il Main, attraccò al pontile Marina Carmelo, fu la scorsa estate. Dopo avere trascorso qualche giorno nel Vibonese e in particolare lungo la Costa degli dei, l’imbarcazione salpò verso nuove rotte. Giorgio Armani, scomparso giovedì scorso all’età di 91 anni, nel 2024 lasciò Vibo Marina con un desiderio: dar vita a una scuola calcio, in quella che considerava una città ospitale, fatta di gente rispettosa. Un desiderio che Armani non ha potuto realizzare. Ma qui ha comunque lasciato il segno.
Negli ultimi anni la cittadina turistica era divenuta infatti una tappa fissa del suo peregrinare estivo tra le più belle località di mare italiane. La mattina presto amava passeggiare lungo via Emilia e corso Cristoforo Colombo. E capitava di incontrarlo, come raccontano i selfie pubblicati da gente comune: «Era un grande uomo, dalle grandi doti umane e professionali».
A quattro giorni dalla sua morte il ricordo commosso di Francesco Ranieri, titolare del pontile dove la Main faceva bella mostra di sé, attirando sguardi di ammirazione e stupore: «La sua morte mi ha colto di sorpresa – dice Ranieri -. Non me lo aspettavo. Sapevo che aveva qualche acciacco, ma mi sembrava immortale, come immortale è l’eredità umana e professionale che ha lasciato».

Il mare e la nautica, così come la moda, erano le grandi passioni di Giorgio Armani. E le foto che Ranieri ci mostra raccontano questo. Ma raccontano anche che il Re credeva davvero nelle potenzialità di Vibo Marina e della sua posizione strategica per la diportistica del Mediterraneo meridionale.

Oggi i funerali
Sono state circa 16mila in tutto le persone che, fino a ieri sera, si sono recate alla camera ardente per l’addio a Giorgio Armani a Milano. 10mila persone, dopo le 6mila di sabato, hanno sfilato ieri all’Armani/Teatro davanti alla bara dello stilista, di cui oggi si celebreranno i funerali in forma privata in provincia di Piacenza, dove il re della moda era nato.
