Il Forum delle Associazioni vibonesi annuncia battaglia affinché i verbali delle commissioni consiliari siano pubblici: «Nulla si lascerà di intentato, compresa la via giudiziale»
Grazie all’intensa attività posta in essere dalle Fiamme gialle si è proceduto al sequestro delle quote societarie di varie aziende del gruppo Pugliese, operante nel settore turistico tra Tropea e Capo Vaticano, che aveva contratto un debito di circa 8 milioni con il fisco.
Due pistole, due fucili e numerosi proiettili erano debitamente occultati nel garage dell’abitazione di due fruttivendoli di Briatico con precedenti penali.
Dopo un’iniziale retromarcia l’associazione promotrice ha strappato l’impegno dell’Ente che sosterrà la manifestazione del prossimo anno con un contributo di 10mila euro e la supporterà anche nelle altre sedi istituzionali.
In molti, specialmente i più giovani, si chiedono il significato del monumento a forma di elicottero che si incontra in una delle curve della strada Vibo Marina-Pizzo all'altezza della rupe di Timpa Janca. Quel simbolo è stato collocato per ricordare un tragico episodio avvenuto 34 anni addietro.
In programma sabato un incontro con i parlamentari Nesci e Parentela e il portavoce di “Cambiamo Vibo” D’Agostino. Nella stessa occasione, la presentazione del Meetup napitino.
Le economie generate dal provvedimento devono essere prioritariamente destinate al ripiano del dissesto finanziario, scrive il coordinamento delle associazioni vibonesi.
Per il coordinamento guidato da D’Agostino non basta la rinuncia del sindaco a chiudere la questione. Serve che la delibera venga annullata in quanto non legittima.
Il portavoce Antonio D’Agostino evidenzia i limiti politici e giuridici della paventata modifica statutaria in discussione nel consiglio comunale di domani.
In una lettera aperta al Comune e alla città, il coordinamento delle associazioni chiede un reale coinvolgimento nelle modifiche allo Statuto comunale e nei processi amministrativi.