La figura dello storico boss Vincenzo Loielo, la sua cattura all’Isola d’Elba, lo scontro con i Maiolo di Acquaro, le lupare bianche e la vita salvata al capo del locale di ‘ndrangheta di Ariola
L’inchiesta della Dda scattata questa mattina che ha portato all'arresto di 14 persone ricostruisce il contesto dell’eccidio del 2003: il legame tra il clan Emanuele e i Maiolo e il piano di morte consumato tra i vicoli della frazione di Gerocarne
Emersi i legami con altre regioni nelle quali il gruppo criminale agiva attraverso intimidazioni, estorsioni e altre attività illecite: «Affari in Abruzzo, Piemonte e Svizzera». Eseguiti 14 arresti
Dopo la sparatoria è stato fermato nel pomeriggio dalla polizia. Diversi i contorni della vicenda ancora da chiarire. Coordina le indagini la Procura di Vibo
Walter Loielo, figlio di Antonino, ha deciso di “vuotare il sacco” con gli inquirenti ed il pm della Dda di Catanzaro, Andrea Mancuso, ne ha chiesto l’escussione nel processo per l’autobomba di Limbadi. La notizia anticipata dalla nostra testata sin dal mese di dicembre
Il collaboratore ha indicato agli inquirenti gli autori degli omicidi di Nicola Rimedio e Filippo Ceravolo, fornendo poi elementi utili pure per i delitti di Salvatore Lazzaro e Domenico Ciconte