Festival del Sud a Vibo Valentia, chiusura col botto con Martelli e Scopelliti – Video

Una chiusura col botto per l’ultima giornata del Festival del Sud che per tre giorni ha accolto a Vibo Valentia ospiti di caratura nazionale richiamando migliaia di persone. E così ieri sera, nella sala scrigno di vetro del Valentianum il pubblico delle grandi occasioni era presente per la presentazione dei libri di Claudio Martelli dal titolo “la vita e la persecuzione di Giovanni Falcone” e di Giuseppe Scopelliti “Io sono Libero”. A dialogare con l’ex ministro della giustizia, il vice direttore di LaCNews24 Enrico De Girolamo. Presenti inoltre Pietro Falbo, presidente della camera di commercio, Corrado L’Andolina presidente della Provincia di Vibo e Alberto Capria rettore del convitto Filangieri. [Continua in basso]

«Gli italiani devono sapere chi è stato e cosa ha fatto per loro il giudice più famoso al mondo, crocefisso dai colleghi e ucciso dalla mafia». Questo l’incipit del libro di Martelli, che in apertura della sua conferenza ha rimarcato: «Sono trent’anni che volevo raccontare questa storia, trent’anni che mi ribolliva dentro», a conferma del travaglio che ha comportato approcciarsi al racconto della vita di Falcone, ucciso il 23 maggio 1992 a Capaci. Martelli allora era ministro della Giustizia e aveva chiamato Falcone a collaborare con lui al Ministero. Dunque ieri a Vibo ha ripercorso lo sgomento istituzionale e anche il dolore personale per l’attentato che pose fine alla vita del magistrato che aveva dato un contributo decisivo al maxiprocesso di Palermo, spiegando quali siano state le vicende che hanno determinato un epilogo tanto tragico. A cominciare dal discredito e dall’emarginazione che Falcone aveva dovuto subire ad opera dei suoi stessi colleghi.

È toccato invece al giornalista Rai Giuseppe Malara dialogare con l’ex presidente della Regione Calabria, che nel libro autobiografico racconta la sua vicenda giudiziaria. Tanta gente per Giuseppe Scopelliti che prima del dibattito si è intrattenuto con vecchi e nuovi amministratori incontrando anche i figli di Giulio Andreotti autori del libro “I diari degli Anni di Piombo”. Anche loro tra gli ospiti del Festival che ha registrato numeri record, come confermato da Anthony Lo Bianco, promotore della sesta e fortunata edizione del Valentia in festa. «Orgogliosi della riuscita della sesta edizione –ha affermato Anthony Lo Bianco -, siamo felici che la cittadinanza abbia risposto». Un ringraziamento particolare il presidente dell’Associazione Valentia lo ha rivolto ai volontari «per il grande impegno profuso». Un festival itinerante «quest’estate approderà infatti in altre città, da Tropea a Villa San Giovanni fino a Tiriolo. «Ci auguriamo di poter riproporre il Festival del Sud anche il prossimo anno a Vibo Valentia, all’interno della città in cui la nostra associazione è nata», ha auspicato.

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