sabato,Dicembre 14 2024

Mare sporco a Nicotera, tra proteste e accuse convocato un altro Consiglio straordinario

Il colore torbido dell'acqua durante il weekend ha scatenato il malumore dei cittadini. Il sindaco punta ancora il dito contro il torrente Vena e chiede maggiori controlli. L'opposizione: «Polemizzare sui social non serve, partecipiamo tutti al civico consesso». Ecco i punti all'ordine del giorno. Mare sporco pure a Joppolo

Mare sporco a Nicotera, tra proteste e accuse convocato un altro Consiglio straordinario
Il colore del mare negli ultimi giorni a Nicotera

Un weekend da dimenticare per Nicotera Marina e per tutti quei bagnanti che l’avevano scelta per passare una giornata di relax al mare. Sia sabato che domenica, infatti, il colore dell’acqua lungo tutta la fascia vicina alla costa si è presentato tra il verde e il marrone, scatenando le proteste dei cittadini. «Dopo una settimana di lavoro è mai possibile non potersi fare nemmeno un bagno?», si chiede un giovane. «Con dei bambini piccoli, è difficile tenerli lontano dall’acqua e quindi da giorni dico loro che non si può andare al mare. Ma non è giusto», gli fa eco una mamma.
Foto del mare sporco e commenti di persone stufe e arrabbiate hanno riempito i social e c’è anche chi ha segnalato la situazione alla Capitaneria di porto, invocando pure i droni che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto ha annunciato di aver messo in campo per debellare questo problema ormai atavico. Problema che si ripresenta ogni anno con l’arrivo di agosto e quindi con un numero maggiore di presenze sul territorio, dopo che a giugno e per gran parte del mese di luglio il mare si è presentato pulito e cristallino. Tra l’altro, mare sporco si segnala anche nella vicina Joppolo, dove pure oggi in acqua sono state avvistate schiuma e spazzatura. [Continua in basso]

Marasco punta il dito contro il torrente Vena

Il torrente Vena nel video postato dal sindaco

Il sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco, da molti tirato in ballo, ieri in una diretta facebook ha puntato il dito ancora contro il torrente Vena: «Quest’acqua, che non mi sembra affatto limpida – ha detto mostrando il torrente –, si riversa nel nostro mare. Chi di competenza deve prendersi le proprie responsabilità. C’è un’economia che rischia di andare in rovina e uno sforzo terribile dell’amministrazione di presentare al meglio il nostro territorio in balìa di pochi ignoti che di domenica, o quando ci sono meno controlli, sversano lungo questo torrente, che va poi a colorare il nostro mare. C’è chi dice, per sistemare le cose, che quel colore sia fioritura algale, ma è ora di finirla con questa storia. A livello regionale facciano gli opportuni controlli lungo questo corso d’acqua». Due giorni prima, nella giornata di venerdì, proprio lungo il Vena vi era stato un sopralluogo congiunto del Comune di Nicotera, Arpacal, Regione Calabria e Calabria Verde. Sono stati fatti anche dei prelievi, di cui si attendono ora i risultati.

Nuovo Consiglio comunale

Sulla questione mare sporco è intervenuta anche l’opposizione consiliare, il gruppo Movivento, che ha chiesto un nuovo Consiglio comunale per discuterne. «Non ci interessa lanciare accuse contro alcuni o applaudire altri – hanno riferito gli esponenti di minoranza –. Ci interessa soltanto sollecitare con forza e determinazione tutte le autorità istituzionali competenti a intervenire per evitare lo scempio del nostro mare che è sotto gli occhi di tutti». Il Movivento chiede dunque ai cittadini di partecipare al Consiglio comunale, in programma per martedì 9 agosto: «Portiamo le nostre proposte e il nostro malcontento nelle sedi opportune; polemizzare sui social non risolve certamente il problema, ma alimenta una sorta di tifoseria  contrapposta  di cui nessuno di noi ha bisogno, soprattutto in piena estate». [Continua in basso]

I punti all’ordine del giorno

Mare sporco anche a Joppolo in diversi tratti

Il Consiglio comunale straordinario si terrà domani alle ore 17 nell’aula consiliare di Palazzo Convento. Questi i punti all’ordine del giorno:

  • L’analisi delle foto pubblicate sul web, in giornate e fasce orarie diverse, delle chiazze in mare, a volte con direttrici ricorrenti, come quella che, a partire dalla battigia frontistante il c.d. water front, prosegue in mare per poi diffondersi in funzione delle correnti orarie;
  • Il monitoraggio dei canali di bonifica dove continuano ad essere stati rilevati e documentati con video, alcuni sversamenti sospetti in assoluta assenza di piogge;
  • Il controllo lungo tutto il loro percorso del corretto collettamento dei reflui provenienti dal capoluogo accertando se permango gli sversamenti registratisi in passato nel reticolo idrografico, sia in tempo di magra che di pioggia; a tal proposito appare ormai indifferibile la separazione dei reflui della rete fognaria del capoluogo, attualmente di tipo misto;
  • L’effettuazione di una video-ispezione all’interno della rete fognante delle acque bianche per individuare gli allacci abusivi che creano commistione tra queste e quelle nere, con la conseguenza di sversamenti misti nel fosso San Giovanni e, da questo, a mare; e con l’ulteriore effetto di fuoruscita di miasmi dalle caditoie stradali, che finiscono per appestare l’aria della Marina;
  • L’inserimento nel collettore di misuratori di portata per accertare la continuità delle portate al fine di escludere o confermare la dispersione di reflui lungo il percorso; nel secondo caso con danni sia alle matrici ambientali sia finanziari perché andremmo a pagare alla IAM per portate minori di quelle inserite nella convenzione;
  • L’analisi delle acque di falda per accertare se l’ingente concimazione con digestato animale, operata nei campi coltivati posti a qualche centinaio di metri dalla battigia, non sia la causa del fenomeno della fioritura algale per l’apporto in mare di rilevanti quantità di composti a base prevalente di azoto e fosforo.

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