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Continuano a far discutere le potature di alcuni alberi decise dall’amministrazione provinciale di Vibo Valentia. L’ultimo caso è quello relativo a cinque fra cedri e pini a Ionadi in via Regiona Margherita in un’area che la Provincia ha concesso in comodato ad un’associazione e che in precedenza ospitava una scuola materna. Nonostante un verbale dei vigili del fuoco sostenga che dopo «accurato sopralluogo visivo non sono emerse situazioni di pericolo imminente da motivare il taglio di rami e degli alberi», la Provincia – affidandosi ad altra perizia tecnica di un agronomo incaricato dallo stesso ente – ha proceduto con un taglio quasi radicale delle piante (come si evince dalle foto che pubblichiamo), anziché optare una potatura per i cedri (se effettivamente ce ne fosse stato bisogno), eliminando eventuali rami secchi (quelli più bassi che la pianta per auto-potatura elimina da sola) e accorciando al limite di qualche metro gli altri ma senza modificare la struttura. Invece la Provincia ha preferito capitozzare gli alberi che – in quanto conifere e con accrescimento monopodiale, fa osservare il Wwf Calabria – ora rischiano di seccare.
Da ricordare che sempre la Provincia di Vibo Valentia domenica 16 ottobre è andata a “toccare” i secolari cedri del Libano nel giardinetto del Liceo Classico di Vibo. Un intervento che per le modalità è stato pubblicamente denunciato dall’avvocato Alessandro Caruso Frezza. Ed anche qui il risultato finale è sotto gli occhi di tutti.

