mercoledì,Maggio 15 2024

Continua il monitoraggio del mare, Arpacal posiziona cento campionatori lungo le coste

Si punta al controllo delle acque tutto l'anno. Occhiuto: «Affidare a Sorical tutto il ciclo della depurazione». Il procuratore Falvo: «Serve ancora un lungo lavoro ma i primi risultati sono buoni»

Continua il monitoraggio del mare, Arpacal posiziona cento campionatori lungo le coste

Sono stati presentati a Catanzaro i nuovi strumenti di potenziamento dei controlli dell’Arpacal per la tutela del mare. Saranno posizionati 100 campionatori su tutta la costa calabrese e non solo sul tratto Nicotera-Tortora, dove si erano concentrate le attività l’estate appena passata. «Sulla depurazione abbiamo appena cominciato. Abbiamo fatto nell’anno scorso gli interventi di urgenza che c’erano da fare, ma ora si tratta di costruire in maniera strutturale un sistema che funzioni senza che il presidente della Regione o i dirigenti debbano recarsi direttamente su depuratori», lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa. Occhiuto ha poi rimarcato come «in un anno abbiamo fatto quello che a tutti sembrava impossibile fare, perché c’era una società, Sorical, che era sull’orlo del fallimento, abbiamo chiuso la trattativa con le banche tedesche e con la multinazionale francese, abbiamo posto fuori dalla liquidazione Sorical e le abbiamo affidato il compito di essere gestore unico del sistema integrato che comprende anche la depurazione, per cui la mia idea è affidare a Sorical tutto il ciclo della depurazione. Anche questo – ha sostenuto il presidente della Regione – è un sistema complesso, da costruire, da strutturare, ma in quest’anno abbiamo dimostrato di fare in pochi mesi quello che in 10 anni precedenti non era stato nemmeno abbozzato, per cui ho fiducia che ci riusciremo». [Continua in basso]

All’iniziativa di Catanzaro è intervenuto anche il procuratore della Repubblica  di Vibo valentia, Camillo Falvo: «Penso che sia un unicum, abbiamo inaugurato questa stagione per la tutela delle acque del mare. I problemi – ha spiegato Falvo – erano tanti e sembrava una battaglia difficile non solo da vincere ma anche da affrontare. Ovviamente questo è un lavoro che durerà ancora diversi anni. Avevamo iniziato dicendo che di questa problematica dovevamo occuparcene tutto l’anno, non solo in estate quando si presentava, e così abbiamo fatto: l’abbiamo fatto per un anno e già i risultati, che forse non sono quelli che tutti si aspettavano, sono comunque eccellenti rispetto a quelle che erano le premesse. Quindi, speriamo bene. La tecnologia che l’Arpacal stamattina sta mostrando e che verrà messa al servizio di questo impegno per la tutela del mare – ha rilevato il procuratore di Vibo Valentia – dimostra che ci sono ancora ampi margini di miglioramento rispetto a quel tanto che già si è fatto finora».

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