martedì,Dicembre 3 2024

Cambiamento climatico e tutela dell’ambiente: al liceo “Capialbi” di Vibo focus con gli studenti

Approfondimenti a cura della relatrice Carbone e dell’associazione “Amici di Lilla” rappresentata dalla vice-presidente Fotia

Cambiamento climatico e tutela dell’ambiente: al liceo “Capialbi” di Vibo focus con gli studenti

Nell’Aula magna del Liceo statale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia con un importante Convegno sul cambiamento climatico e sui mezzi idonei a contrastarlo è stata celebrata la Giornata internazionale dell’educazione proclamata dall’Assemblea generale delle nazioni unite per il 24 gennaio di ogni anno.  Al convegno-studio erano presenti il dirigente scolastico del Liceo statale “Vito Capialbi” Antonello Scalamandrè, la vice-presidente dell’Associazione “Amici di Lilla” Aps per disabili adulti Teresa Fotia, la relatrice Eliana Carbone e 4 classi del Liceo 3 ASU, 5 EL, 5 BL, 5 DSU. Prima di iniziare la relazione “Lotta al cambiamento climatico l’avvocato Carbone ha spiegato agli alunni presenti che l’Onu con la “Giornata internazionale dell’educazione” vuole rimarcare e ricordare a tutti l’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, che consiste nel riuscire ad assicurare a tutti un’istruzione equa, inclusiva, di qualità e che garantisca pari opportunità perché solo attraverso di essa si può pensare di raggiungere gli altri Obiettivi: eliminazione della povertà, della fame, ottenimento della salute, della parità di genere. [Continua in basso]

«Sensibilizzare sul cambiamento climatico gli studenti è un modo- ha detto Carbone- per migliorare la qualità dell’istruzione e dell’educazione al rispetto delle regole anche specificatamente di educazione ambientale da parte dei giovanissimi e per inculcargli il valore etico della salvaguardia della biodiversità intesa come varietà degli organismi viventi nei rispettivi ecosistemi». Il dirigente Scalamandrè ha sottolineato che il suo Liceo è attento alle tematiche ambientali perché è obiettivo programmatico della sua scuola dare ai giovani alunni una coscienza ambientale per cercare di limitare i danni all’ambiente provocati dalla generazione precedente e consegnare il nostro pianeta alle generazioni future nelle migliori condizioni possibili. Scalamandrè ha evidenziato, inoltre, che la sua scuola ha accolto il dvd “Lotta al cambiamento climatico”, sottoscrivendo l’apposita Convenzione con la relatrice Carbone, perché tratta tre aspetti fondamentali della problematica ambientale: “Lotta al cambiamento climatico”; “Estinzione delle specie”, “Fonti di Energia”.

A questo punto è intervenuta la vice- presidente dell’Associazione “Amici di Lilla” Aps per disabili adulti, Fotia la quale ha evidenziato che la sua Associazione ha voluto presentare il dvd “Lotta al Cambiamento Climatico”, che  è stato accolto allo stato in 101 scuole d’Italia, perché condivide in maniera assoluta la necessità di contrastare il cambiamento climatico e di informare i giovani, anche se ha ribadito che il loro progetto principale è il “prima e dopo di noi ”ex legge 112 andata in vigore il 25/06/16 diretto a tutelare i diritti dei ragazzi disabili gravi o privati degli affetti familiari che, conformemente a quanto affermato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed in linea con l’impegno formulato a “non lasciare nessuno indietro”, riconosce la disabilità come motivo di inclusione. L’avvocato Carbone nella sua relazione ha esposto l’argomento climatico ed interagito con gli alunni presenti in Aula Magna sulle principali cause dell’inquinamento atmosferico:

  • Industria e artigianato;
  • Trasporto su strada;
  • Produzione di energia da combustibili fossili;
  • Riscaldamento/raffreddamento degli ambienti;
  • Deforestazione per far spazio all’agricoltura  ed agli allevamenti intensivi;
  • Mancato riciclo dei rifiuti;

Le principali cause dell’inquinamento marino:

  • Plastica e rifiuti in mare;
  • Attrezzature di pesca perse, abbandonate o dismesse in mare;
  • Gli scarichi industriali e le sostanze nocive utilizzate in agricoltura ed anche i riversamenti di petrolio in prossimità delle piattaforme
  • Pesca a strascico.

Le principali conseguenze dell’inquinamento atmosferico e marino:

  • Buco dell’ozono;
  • Incremento dell’effetto serra;
  • Piogge Acide;
  • Patologie Mediche;
  • Scioglimento dei ghiacciai;
  • Rafforzamento degli Uragani;
  • Estinzione delle specie e della biodiversità causata anche dal bracconaggio e dal commercio illegale di specie viventi in via di estinzione;
  • Perdita degli habitat.

In più ha parlato inoltre anche di tutte le fonti di energia pulite, non pulite, rinnovabili, non rinnovabili e si è soffermata sui mezzi di contrasto da utilizzare da parte di tutti, sia singoli che comunità, ai fini di contenere l’emissione di gas serra conformemente a quanto richiesto nell’Accordo di Parigi del 2015 ai Paesi aderenti ed anche limitare l’acidificazione delle acque. «I possibili interventi sono tanti – ha detto Carbone- come: raccolta differenziata, più zone verdi in città, utilizzo di mezzi di trasporto pubblici o bicicletta, controllare che gli impianti di depurazione non siano danneggiati, più Aree Marine protette, eliminare la pesca a strascico, usare energia  pulita e rinnovabile, aumentare il rimboschimento, arrestare la distruzione della biodiversità e proteggere le specie a rischio di estinzione, mettere fine al bracconaggio e al commercio del legname protetto cioè quello che è vietato abbattere. E soprattutto fare in modo che i governi mettano la protezione della biodiversità nei loro progetti nazionali e locali ed aiutare i Paesi più Poveri con forme di cooperazione internazionale sia dal punto di vista dell’informazione che del sostegno». Da  un questionario anonimo distribuito agli studenti delle 4 classi presenti è emerso che la maggior parte di essi ritiene che le Istituzioni ed  il mondo della scuola, sempre garantendo parità di apprendimento per tutti,  potrebbero fare di più dedicando più ore per sensibilizzare i giovani su tematiche così attuali ed importanti per il futuro di tutti come il cambiamento climatico affinchè  gli studenti possano comprendere l’importanza dell’ambiente e imparare a vivere con esso conoscendo le conseguenze che potrebbero derivare dall’adozione di un comportamento sbagliato e non potenziare soltanto le materie tradizionali. A conclusione dei lavori del Convegno è stato anche completato dagli alunni, consegnato successivamente al preside Antonello Scalamandrè, un cartellone per la “Giornata Internazionale dell’Educazione” in cui ognuno di loro ha scritto, con la tecnica del brainstorming, un’azione rivolta alla protezione dell’Ambiente e della Biodiversità.

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