mercoledì,Maggio 15 2024

Tassa rifiuti, spesa in aumento per le famiglie calabresi: i dati della provincia di Vibo

L’indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva prende come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone. Rispetto al 2022 l’incremento in regione è del 3,2%

Tassa rifiuti, spesa in aumento per le famiglie calabresi: i dati della provincia di Vibo
Rifiuti, immagine di repertorio da pixabay

La tassa sui rifiuti in Calabria si attesta sui 360 euro a famiglia contro i 320 euro rispetto alla media nazionale. È quanto emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. Lo studio è stato condotto nell’ambito del progetto “Vita da generazione spreK.O.”, finanziato dal Ministero delle imprese e del made in Italy. Rispetto al 2022 l’incremento in Calabria è del 3,2%, a Crotone è del 9,5%. Più lieve, la variazione per Vibo Valentia, dove si registra un incremento del 2,2% rispetto al 2022.

Il dettaglio dei dati provinciali

Catanzaro registra una tassa media di 269 euro, 373 euro per Cosenza, 427 euro per Crotone, 443 per Reggio Calabria, 287 euro per Vibo Valentia.

I dati nazionali

A livello nazionale, la spesa più elevata si registra al Sud. La Campania è in testa a livello regionale con una tariffa di 416 euro, e un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Sette capoluoghi di provincia meridionali rientrano nella top ten dei più cari. Record a Catania dove una famiglia spende mediamente 594 euro all’anno. Invece, la regione in cui si rileva la spesa media più bassa sono le Marche (250 euro). Tra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro. Qui la spesa media a famiglia di 181 euro, tre volte in meno che a Catania. Sono 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato è a Latina (+31,2%), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3%).

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