martedì,Giugno 10 2025

Mare sporco e possibili soluzioni in vista dell’estate, Amici del Mare e Usb incontrano il sindaco

Nel corso dell'incontro si è discusso degli interventi eseguiti e su quelli in itinere. Sottolineata l'importanza di confrontarsi anche con gli altri comuni costieri

Mare sporco e possibili soluzioni in vista dell’estate, Amici del Mare e Usb incontrano il sindaco

Si è svolto nei giorni scorsi al Comune di Pizzo, l’incontro fra il sindaco Sergio Pititto, la consigliera Stefania Calfapietra (che sta seguendo tutti lavori che riguardano la depurazione), la delegazione Amici del mare, capeggiata dal presidente Alberto Massara e Gaetano Grande, l’avvocato Janfer Critelli e Saverio Bartoluzzi che insieme ad Antonio Jiritano (assente per impegni) con l’Unione Sindacale di Base stanno portando avanti la lotta per il diritto alla salute in riferimento alla situazione drammatica che attanaglia la costa, spesso preda del mare sporco.

Il focus dell’incontro

Durante l’incontro si è discusso dei lavori eseguiti e di quelli in itinere. Si è cercato di capire l’impegno che l’amministrazione sta affrontando, ma anche di far chiarezza su come si si stia interfacciando con gli altri comuni visto che la il problema tocca diversi paesi della provincia.
Il gruppo Amici del Mare e Usb hanno dunque esposto quanto secondo loro si può fare per migliorare le condizioni della costa stessa. Amici del Mare, in particolare, lavora sul territorio da oltre venti anni e già nel 2007 denunciò agli enti competenti molti scarichi abusivi su Pizzo.

L’incontro

L’incontro si è concluso con la viva speranza di dare attuazione a una seria e qualificata programmazione volta al continuo monitoraggio e alla bonifica totale del comune di Pizzo. Nell’occasione, dopo un excursus storico, sociologico, geografico e giuridico da parte del legale, è stata ribadita l’importanza della figura del prof Cinelli (vice presidente degli Amici del Mare nonché già Direttore Scientifico dell’Università di Pisa) quale esperto internazionale in materia e di alcuni esponenti dell’Università di Siena, con il loro progetto ricerca, che stanno dando un valido e scientifico supporto alla risoluzione dell’annosa problematica del mare calabrese, come Patrimonio dell’Umanità da salvaguardare in rigorosa legalità.

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