martedì,Giugno 10 2025

Emergenza cani randagi a Vibo, l’associazione Argo: «Situazione esplosiva. Catture ferme da un anno e riproduzioni incontrollate»

Appello all'assessore Scrugli affinché il Comune passi dalle dalle parole ai fatti prima dell'estate: «Fenomeno che rischia di sfuggire completamente di mano»

Emergenza cani randagi a Vibo, l’associazione Argo: «Situazione esplosiva. Catture ferme da un anno e riproduzioni incontrollate»
L'ennesima cucciolata segnalata dall'associazione Argo di Vibo

L’associazione Argo, che gestisce il canile di Vibo Valentia, lancia un grido d’allarme sulla situazione «esplosiva» e destinata a «peggiorare ulteriormente con l’avvicinarsi dell’estate». La preoccupazione è palpabile: «Un anno di accalappiamenti fermi, eccezion fatta per pochissime emergenze e qualche sterilizzazione con reimmissione – ha evidenziato l’associazione attraverso una nota stampa -, ha portato a una riproduzione incontrollata dei cani sul territorio, con un conseguente aumento esponenziale delle cucciolate». Secondo Argo, «solo le cucciolate vengono accolte in canile, lasciando però le madri, non sterilizzate, libere di riprodursi nuovamente». Questa pratica, unita alla «quasi totale assenza di interventi di contenimento, sta creando una vera e propria emergenza sanitaria e sociale».

«L’emergenza è destinata ad aggravarsi se non si prendono seri provvedimenti» dichiara l’associazione nel suo comunicato, puntando il dito contro le istituzioni, accusate di inazione. Nonostante le «belle parole e i grandi proclami sentiti durante i convegni, la realtà sul campo dimostra il contrario». Da Argo ricordano in particolare un episodio avvenuto pochi mesi fa, nei pressi dell’Hotel 501 di Vibo, dove «la responsabile del Comune al Randagismo – sottolineano – aveva annunciato con enfasi una soluzione finalmente trovata per il problema sanitario». Tuttavia, queste promesse sono rimaste «tra quelle 4 mura senza vedere mai la realizzazione». L’Associazione in fine lancia un appello diretto all’assessore Lorenza Scrugli con delega al Randagismo, chiedendo un intervento «fattivo e non solo a parole», sottolineando come «ogni singolo giorno è tempo prezioso per arginare un fenomeno che rischia di sfuggire completamente al controllo».

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