mercoledì,Agosto 13 2025

Mare sporco, Goletta Verde presenta i dati: situazione critica nel Vibonese, 4 punti su 5 «fortemente inquinati». Ecco quali – VIDEO

I risultati dell'annuale campagna di Legambiente evidenziano che in Calabria il 57% dei punti analizzati risulta oltre i limiti di legge. Tra le provincie calabresi la peggiore è Reggio con tutti i punti di prelievo risultati compromessi. La migliore invece è Cosenza

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Il monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste calabresi ha restituito un quadro preoccupante: il 57% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge. Ne hanno discusso oggi al porto di  Tropea, durante la conferenza stampa di presentazione dei dati regionali, Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria, Laura Brambilla, portavoce di Goletta Verde, Giovanni Calabrese, assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Franco Saragò, presidente del circolo Legambiente Ricadi, Salvatore Siviglia, dirigente dipartimento territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria, Guido Avallone, comandante della Capitaneria di Porto Vibo Valentia e Michelangelo Iannone, direttore generale di Arpacal, e i rappresentati dei comuni costieri. La provincia di Vibo Valentia in questo senso è tra quelle che ha presentato un dato particolarmente critico: su quattro punti analizzati, tre sono risultati fortemente inquinati.

Nel dettaglio, i prelievi effettuati nella provincia vibonese hanno interessato zone già considerate critiche, in corrispondenza di foci o scarichi. L’unico risultato positivo si è registrato nel punto presso la foce del fiume Angitola a Pizzo; gli altri punti sono risultati fortemente inquinati: la foce del torrente Murria a Briatico, la foce del torrente Ruffa a Ricadi e del torrente Mandricelle a Joppolo (località Coccorino).

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Sei, invece, i punti di prelievo in provincia di Cosenza, di cui 5 a mare e 1 presso una foce, risultati tutti entro i limiti di legge: la spiaggia presso la foce del fiume Noce a Tortora Marina, la spiaggia presso la foce del fiume Bagni presso via Cristoforo Colombo tra i comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, la spiaggia presso la foce del torrente Coriglianeto, il mare presso la foce del fiume Crati, la spiaggia fronte lido e area di sosta in località Faro a Faro Capo Trionto e la foce del torrente Colognati.

Sono tre i punti monitorati in provincia di Catanzaro, che conferma la tendenza dello scorso anno con tutti i risultati oltre i limiti. I campioni sono stati prelevati in due foci, quella del torrente Spilinga tra il comune di Lamezia Terme e Gizzeria, risultato fortemente inquinato, e la foce del Corace a Marina di Catanzaro risultato inquinato. L’ultimo punto è stato campionato a mare, tra Montepaone Lido e Soverato alla spiaggia presso il fosso Beltrame, anch’esso risultato inquinato.

In provincia di Crotone sono stati prelevato quattro campioni: 2 a mare che sono risultati uno fortemente inquinato in località le Castella a Isola di Capo Rizzuto, la spiaggia a destra del castello presso la foce del canale, ed uno entro i limiti, quello alla spiaggia nei pressi del torrente Passovecchio a Crotone.

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Gli altri due punti sono stati campionati in punti critici quali la foce del fiume Esaro a Crotone risultando fortemente inquinata e la foce del fiume Nicà a Crucoli Torretta, risultata entro i limiti. I 6 punti campionati nella provincia di Reggio Calabria risultano tutti compromessi da inquinamento fecale.

I punti nel dettaglio sono 5 foci ed un punto a mare: la foce del fiume Mesima risultato inquinato al monitoraggio di Goletta Verde a San Ferdinando, la foce del fiume Petrace a Gioia Tauro, la foce del torrente Annunziata e torrente Caserta nei pressi del lido comunale di Reggio Calabria, il mare presso lo scarico del depuratore a Pellaro e la foce del torrente Menga a San Gregorio.

«Anche quest’anno oltre la metà dei punti campionati risulta oltre i limiti di legge. I passaggi sinora compiuti da parte della regione e di alcuni comuni sono importanti ma assolutamente non sufficienti, come rivelano i dati di alcuni punti che evidenziano un inquinamento costante nel tempo – è quanto ha sottolineato Anna Parretta -. Si tratta di problemi annosi che derivano da logiche criminali ma anche da gravi inefficienze amministrative e da mancanza di controlli. Le criticità su cui agire sono ormai note: chiediamo alle amministrazioni di imprimere una forte accelerazione per garantire un’adeguata depurazione delle acque reflue e tutelare ambiente e cittadini».

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Alle parole della presidente regionale di Legambiente hanno fatto eco quelle di Laura Brambilla, portavoce di Goletta Verde che ha sottolineato: «Ci rattrista constatare come ogni anno la situazione delle acque in Calabria non migliori nonostante i tentativi messi in campo. Il monitoraggio della costa calabrese racconta ancora una volta importanti criticità da risolvere sul fronte della depurazione. Le foci dei fiumi continuano ad essere l’anello debole dei nostri monitoraggi, evidenziando un problema a livello nazionale che deve essere risolto al più presto. La depurazione delle acque deve diventare una priorità per le amministrazioni, non possiamo più rimandare o ci saranno nuove sanzioni dalla Comunità Europea».

Giunta alla 39esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute di mare e coste. Partita il 23 giugno da Trieste, viaggerà lungo le coste della Penisola per concludere il suo viaggio a inizio agosto in Liguria. Anche in questa edizione la campagna di Legambiente pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e alle illegalità, la salvaguardia della biodiversità, le rinnovabili.

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