venerdì,Aprile 26 2024

Paralisi conferimenti, Vibo rischia una nuova emergenza rifiuti

Durissima lettera del direttore dell’Ato di Catanzaro che accusa la Regione: «Tutto prelude al blocco forzato per Vibo Valentia»

Paralisi conferimenti, Vibo rischia una nuova emergenza rifiuti
Una delle tante emergenze rifiuti a Vibo, negli anni scorsi

È scontro aperto tra l’Ato di Catanzaro e la Regione Calabria sulla questione rifiuti. Ed a rimetterci potrebbe essere il territorio di Vibo Valentia. Lo spiega chiaramente Bruno Gualtieri, direttore dell’Ambito del capoluogo, in una durissima lettera inviata al dipartimento Ambiente della Regione guidato da Domenico Pallaria, alla presidente Jole Santelli ed ai presidenti degli altri quattro Ato della Calabria. Secondo Gualtieri c’è una «sconcertante» invasione di campo da parte della Regione in un settore che ormai non le compete più dal primo gennaio, da quando cioè la gestione degli impianti per il trattamento dei rifiuti è passata agli Ato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la disposizione con cui Pallaria regolamentava i trasferimenti di Css (combustibile solido secondario) al termovalorizzatore di Gioia Tauro, chiedendo poi di aprire un tavolo permanente. Accettare questo tavolo significherebbe dunque, secondo l’Ato di Catanzaro, legittimare le istanze della Regione che «non ha più la competenza gestionale, ma solo programmatoria», e che vorrebbe attuare – secondo Gualtieri – una «regolamentazione discriminante per alcune comunità».

Il direttore dell’Ato di Catanzaro entra poi nel dettaglio, per spiegare quali sono i rischi per comunità come quella vibonese: «A riprova della confusionaria e lacunosa gestione regionale del sistema rifiuti, si rammenta che ad oggi non sono intervenuti i dovuti provvedimenti, questi sì legittimi, per assicurare il conferimento degli ingenti quantitativi di rifiuti accettati dal precedente gestore Daneco impianti srl (circa 2.800 tonnellate ancora giacenti in impianto a fronte della originaria quantità di 6.000 tonnellate), rinvenuti presso l’impianto di Lamezia Terme in occasione del passaggio di consegne del 4 gennaio e riconducibili alla pregressa fase regionale anche in termini economici. Tenuto conto del lungo tempo trascorso in giacenza e la pericolosità che l’esalazione degli stessi potrebbe provocare alla salute del personale preposto alla gestione dell’impianto, si rinnova l’invito a consentire con la massima urgenza il conferimento al nuovo gestore presso la discarica di Crotone».

Ed ecco le ripercussioni che potrebbero verificarsi su Vibo Valentia: «Per l’impianto di Lamezia Terme tale situazione ha contribuito al rallentamento delle lavorazioni e prelude al blocco forzato dei conferimenti del Rur (Rifiuto urbano residuo) per la comunità di Vibo Valentia». Le colpe sarebbero dunque da rinvenire nella «illegittima ingerenza da parte del dirigente generale, che da una parte blocca o limita le uscite del Css presso il termovalorizzatore di Gioia Tauro e dall’altra non concede le necessarie uscite degli scarti di lavorazione dell’impianto di Alli verso la discarica di Crotone, per consentire il trattamento dei Rur provenienti dall’Ato di Vbo, non ricevibili presso l’impianto di Lamezia per la criticità dell’uscita del Css. Non è difficile, perdurando questo stato gestionale, prevedere a breve la totale paralisi del sistema con particolare rilevanza per l’Ato di Vibo Valentia, con grave pregiudizio per la collettività e con conseguente aggravio di spesa».

Da qui la richiesta a Pallaria di «ritirare l’impropria disposizione di governance dei flussi al termovalorizzatore di Gioia Tauro»; e la richiesta alla Città Metropolitana di Reggio (competente nella gestione del termovalorizzatore di Gioia Tauro) di comunicare al gestore Ecologia Oggi l’accesso all’impianto gioiese per le quote di competenza di Catanzaro e Vibo, così da scongiurare una paralisi dei conferimenti con la conseguenza tristemente nota ai vibonesi di vedersi nuovamente le strade invase da montagne di spazzatura.

top