martedì,Aprile 16 2024

Vibo, raccolta differenziata alla “prova del nove”. Obiettivo: 65% entro la fine dell’anno (VIDEO)

Dal 5 giugno entra a regime il nuovo sistema “porta a porta” in tutto il territorio comunale. Il servizio presentato questa mattina da azienda e amministrazione. Prevale l’ottimismo ma il sindaco avvisa: «Nessuna trasgressione sarà tollerata»

Vibo, raccolta differenziata alla “prova del nove”. Obiettivo: 65% entro la fine dell’anno (VIDEO)

Un’azienda che, in oltre 30 anni di attività, ha “operato con successo in più di 80 comuni siciliani” e che vanta proficue esperienze in altre regioni italiane a partire da Liguria, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia. Un’impresa approdata da qualche mese anche a Vibo Valentia, primo Comune calabrese tra i suoi clienti, all’insegna di una filosofia aziendale chiara quanto promettente: “Il rifiuto non esiste, il rifiuto è una risorsa” o, per dirla come il suo amministratore unico Rossella Pezzino de Geronimo, “Il rifiuto è il nostro cibo”.

La catanese Dusty, azienda vincitrice dell’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani a Vibo Valentia, avvia la “Fase 2”, la più impegnativa ma certamente quella decisiva che dirà se, nel delicato comparto, è giunto il momento di voltare pagina, di imprimere quella svolta a lungo ricercata ma mai (per problematiche di natura diversa: amministrativa, vertenziale, finanche giudiziaria) pienamente compiuta: avviare e portare a regime la raccolta differenziata “porta a porta” su tutto il territorio comunale.

Un nuovo corso presentato questa mattina in conferenza stampa al Comune di Vibo, alla presenza proprio dell’amministratore unico dell’impresa e dei responsabili dei vari settori operativi della stessa, del sindaco Elio Costa e dell’assessore all’Ambiente Antonio Scuticchio, nonché della dirigente di settore Adriana Teti e di diversi altri assessori.

Un progetto che si muoverà lungo due principali linee guida: la ramificazione del servizio su tutto il territorio comunale, frazioni comprese, da perseguire attraverso la distribuzione dei kit necessari alla differenziazione dei rifiuti, la rimozione dei tradizionali cassonetti e le attività di comunicazione attraverso affissioni e flyer nonché tramite incontri con la cittadinanza e nelle scuole; la successiva fase di verifica, controllo ed eventuale sanzione dei trasgressori che non si atterranno alle prescrizioni e che, conferendo rifiuti “non conformi”, potrebbero incorrere in sanzioni pecuniarie che vanno dai 300 ai 3000 euro.

Il tutto finalizzato all’obiettivo del raggiungimento del 65% di rifiuti differenziati entro la fine dell’anno, partendo del 4,5 per cento registrato all’arrivo della Dusty a Vibo e passando dall’incoraggiante attuale 20 per cento, che a settembre si conta di far divenire 40 per cento e così via fino all’obiettivo finale del 31 dicembre. Conseguire così l’abbattimento della quota da conferire in discarica, principale obiettivo amministrativo ed economico-finanziario, che, giura il primo cittadino, avrà ricadute positive sul piano dei tributi e sulle martoriate casse comunali.

Obiettivo possibile per l’azienda solo a condizione che «si instauri un patto virtuoso tra Dusty, amministrazione comunale e cittadinanza». Obiettivo doveroso per il sindaco Costa per il quale, al di là dei processi virtuosi che dovranno instaurarsi, «molto farà l’aspetto repressivo delle irregolarità» e quello deterrente dei sistemi di controllo, inclusi microchip inseriti nei mastelli, del dispositivo dei «controlli della Polizia municipale (pur nelle sue ristrettezze di organico)» e dell’impianto di videosorveglianza che – ha annunciato il sindaco – «presto sarà attivato in città. La prefettura – ha detto – ha ricevuto l’ok da parte del ministero dell’interno, per un sistema che sarà gestito interamente da Telecom».

Si parte dunque il 5 giugno, una volta completato l’iter di distribuzione dei kit, e l’auspicio da più parti manifestato è che Vibo Valentia entri nel novero dei comuni virtuosi che hanno messo mano con soluzioni intelligenti e funzionali a uno dei principali problemi ambientali delle città.

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