venerdì,Marzo 29 2024

Niente ruspe sulle spiagge di Parghelia, il Wwf plaude al Comune

Il presidente provinciale Angelo Calzone: «Amministratori sensibili alle questioni ambientali. Pronti a collaborare»

Niente ruspe sulle spiagge di Parghelia, il Wwf plaude al Comune

Il Wwf Vibo Valentia accoglie con entusiasmo la decisione del Comune di Parghelia di rinunciare alla pulizia meccanica delle spiagge e la successiva richiesta di collaborazione formulata dal vicesindaco e assessore al Turismo Tommaso Belvedere.

«Questo gesto – dichiara il Presidente del Wwf Vibo Valentia, Angelo Calzone – è la prova che in Calabria esistono amministratori pubblici illuminati, sensibili alle questioni ambientali e consapevoli di quanto sia importante, per migliorare l’azione amministrativa, attingere alle numerose realtà positive presenti nella società civile che, come il Wwf, sono pronte a fornire la propria collaborazione e le proprie conoscenze agli enti pubblici e alla collettività». [Continua]

Le spiagge e tutta la bellissima costa di Parghelia rientrano nella zona speciale di conservazione (ex Sic che da Briatico arriva fino a Nicotera), nella quale vigono una serie di misure di conservazione specifiche, studiate per proteggere il prezioso capitale naturale (flora e fauna) presente e tutelato a livello internazionale (direttiva Europea “Habitat”), ma che una politica poco attenta ha per anni trascurato, fino quasi a comprometterlo irrimediabilmente.

Tutta la costa calabrese, sia sul fronte tirrenico, sia nella parte ionica, riveste un ruolo fondamentale per la conservazione di numerose specie rare di flora e fauna: dalla tartaruga marina Caretta caretta che ogni anno nidifica in particolare sulle spiagge dell’area ionica, ai piccoli uccelli limicoli come il rarissimo e minacciato fratino che depone le sue uova direttamente sulla sabbia, sino al giglio di mare, che rappresenta il simbolo dell’ecosistema dunale. Questa preziosa biodiversità è sottoposta a gravi e continue minacce. È facile infatti comprendere quanto siano devastanti gli effetti prodotti dal passaggio di mezzi meccanici come trattori, ruspe, quad, fuoristrada o motociclette che riducono un ecosistema fragilissimo e complesso, in uno sterile ammasso di sabbia.

«Il ruolo dei comuni diventa quindi centrale – conclude Calzone – perché le spiagge rappresentano un capitale prezioso non solo dal punto di vista conservazionistico, ma anche ai fini di uno sviluppo turistico di qualità, basato sulla sostenibilità e sul godimento accorto e contenuto delle bellezze naturali. Un patrimonio, quello naturale, che muove milioni di turisti che da meri fruitori di servizi di massa sono sempre più viaggiatori consapevoli e attenti alle questioni ambientali. Auspichiamo quindi che altri numerosi comuni costieri seguano l’esempio di Parghelia.

«Le spiagge non devono essere tavoli da biliardo»

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