Nella notte di ieri, il cielo sopra il Vibonese si è trasformato in un palcoscenico di rara suggestione. Lo testimoniano le bellissime immagini che ci ha inviato il fotografo Pasquale Rullo, che ha immortalato l’eclissi lunare totale che ha colorato il nostro satellite di un rosso profondo, quasi surreale, dando vita al fenomeno popolarmente conosciuto come “luna di sangue”.

Lo spettacolo si è rivelato particolarmente emozionante: la Luna, lenta e silenziosa, ha attraversato l’ombra terrestre assumendo sfumature che variavano dall’arancio al cremisi, fino al rosso cupo. Una metamorfosi che ha catturato l’immaginazione di chiunque abbia alzato lo sguardo, trasformando la notte di Mongiana in una tela di emozioni e stupore.

Perché la Luna diventa rossa

Il colore che abbiamo visto non è un mistero, ma la conseguenza di un fenomeno fisico affascinante: durante l’eclissi, la Terra si interpone tra il Sole e la Luna, proiettando sul satellite la propria ombra. Eppure, una piccola parte della luce solare riesce a filtrare, passando attraverso l’atmosfera terrestre. È in quel momento che entra in gioco la diffusione di Rayleigh, lo stesso processo che rende i nostri tramonti rossi: le componenti blu della luce vengono disperse, lasciando passare soprattutto le tonalità calde, che “dipingeranno” la superficie lunare.

Un evento che unisce scienza e poesia

Per molti, osservare la “luna di sangue” non è solo un’esperienza scientifica, ma anche un momento intimo e quasi rituale. C’è chi la interpreta come un simbolo di rinnovamento, chi semplicemente la vive come un’occasione rara per sentirsi parte di qualcosa di più grande, sospeso tra il mistero e la bellezza della natura.

A Mongiana, immersa nella quiete dei suoi boschi, questo incontro tra scienza e poesia ha assunto un fascino particolare. Lì, dove il silenzio amplifica ogni emozione e la luce naturale domina ancora sulla modernità, l’eclissi lunare ha mostrato tutto il suo volto più autentico e primordiale.