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«Il primo cittadino, come sempre, tenta di intorbidire le acque e non solo quelle fognarie che per dieci giorni sono state riversate in mare». Questo il commento del consigliere comunale di Joppolo, Guido Ventrice, in merito alla vicenda della fuoriuscita di liquami dall’impianto di sollevamento posto al confine con Santa Maria di Ricadi. Perdite che si sarebbero riversate nel sottostante torrente Mandricelle per poi finire nelle acque del mare di Coccorino. «L’intervento di ripristino dell’impianto di sollevamento – spiega il consigliere – è stato adottato solo dopo l’uscita dell’articolo di stampa, disdegnando, nel frattempo, le segnalazioni dei cittadini che sono state fatte sia all’ufficio di polizia municipale, sia all’operatore dell’impresa che gestisce la manutenzione degli impianti di depurazione per conto del Comune di Joppolo. Aspetto, questo, di una gravità inaudita se è vero, com’è vero, che l’addetto ha il compito della vigilanza sul funzionamento di tutti gli impianti e delle pompe di sollevamento. Possibile non se ne sia accorto? No, non è possibile anche perché più volte fatto oggetto delle segnalazioni dei cittadini ai quali si premurava, per giunta, di fornire rassicurazioni sulle tempistiche dell’intervento. È alquanto improbabile, poi, che l’impiegato dell’impresa titolare d’appalto non abbia riportato la problematica presso gli uffici comunali, essendo, oltretutto, consigliere comunale, pienamente in organico al gruppo di maggioranza. Ecco che l’articolo di stampa, a cui ci si è dovuti affidare vista l’insensibilità comunale, è stato l’unico strumento avente quella spinta necessaria a far funzionare la macchina amministrativa e porre rimedio al problema».

Per il consigliere Ventrice «la “politica di basso livello”, evidentemente, è quella attualmente perseguita in Comune, che non risolve i problemi, trincerandosi dietro lo spauracchio del dissesto e dell’organo straordinario di liquidazione, pensando di poter proseguire unicamente prendendo per i fondelli i cittadini. Ed è manifesto a tutti il degrado in cui oramai versa il nostro territorio. Ma si sa che l’abitudine è sempre di attribuire agli altri le colpe non riflettendo sulla propria incapacità. Brutta abitudine della politica praticata a certe latitudini specialmente quando non si ha la “statura” per impartire lezioni. Quindi, invece di sciorinare idiozie – conclude Ventrice – bisogna lavorare per far funzionare al meglio le cose e dare un po’ di decoro alle vie cittadine, sprofondate in uno stato di totale abbandono».
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