Gianmarco va in sala operatoria due volte a settimana da quando l’infezione è degenerata in necrosi. La quotidianità del 25enne di Vibo Marina è ormai scandita dai ripetuti interventi chirurgici, dal 17 settembre quando un incidente sul lavoro ne ha sconvolto completamente l’esistenza. Schiacciato da un muletto mentre lavorava a Vena di Ionadi, da allora Gianmarco è ricoverato all’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro.

Al suo fianco la mamma, Monica Aracri, che ha rinunciato al lavoro per seguirlo a Catanzaro. Per due mesi in un B&B, adesso ospitata al seminario di San Pio X, grazie all’intervento della diocesi, a due passi dall’ospedale e da Gianmarco. «Il quadro clinico di mio figlio è in progressivo miglioramento anche se i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Lo faranno a breve, l’infezione sta regredendo ma adesso devo iniziare a pensare al passo successivo».

Un ragazzo di 25 anni rimasto è vittima di un incidente sul lavoro e da quasi tre mesi è ricoverato all'ospedale di Catanzaro. E adesso mamma Monica lancia una richiesta per ricevere un aiuto economico in vista della fase riabilitativa: «Mio figlio merita una vita normale»

Il passo successivo per Gianmarco è la riabilitazione. Dopo il grave incidente ha già subito un intervento per la ricostruzione del bacino. La mamma Monica lancia un appello alla comunità per avere un aiuto economico e sostenere le cure mediche del figlio. «Chiedo aiuto, un aiuto economico per mio figlio. Un ragazzo di 25 anni che ha diritto ad una speranza, ha diritto ad essere curato in una clinica riabilitativa specializzata. Non so quali costi ciò comporterà, non so a quali spese andrò incontro - specifica ancora -. Ma io non voglio arrendermi. Non accetto che venga tolta a mio figlio la speranza di tornare in piedi. Io andrò ovunque sarà necessario, anche in capo al mondo, per dargli una possibilità». Monica è convinta che la riabilitazione permetterà a Gianmarco di tornare ad una vita normale, «a una vita dignitosa, una vita che ogni ragazzo di 25 anni merita di avere e di vivere».

Rivolge un ringraziamento a quanti in questi giorni si sono prodigati a condividere sui social i suoi appelli: le associazioni, la comunità di Vibo Marina e i paesi limitrofi.

Un particolare ringraziamento lo rivolge poi ai medici dell’azienda ospedaliera universitaria Dulbecco di Catanzaro che hanno assistito il figlio fin dal suo arrivo al pronto soccorso: «Non ci lasciano mai da soli un attimo – racconta –, qui ho trovato tanta competenza e umanità. Voglio porgere un sentito ringraziamento al dottor Veraldi e alla sua equipe medica e infermieristica che seguono mio figlio passo passo ma anche ai medici del reparto di Rianimazione e di Chirurgia plastica, diretta dal dottor Abbonante. Si parla spesso di malasanità, ma posso confermare che qui non ho trovato nulla di tutto ciò ma solo dedizione e tanta professionalità».