Nell’ultima puntata di Dentro La Notizia su LaC Tv le telecamere del nostro network hanno raggiunto il presidio sanitario montano per raccogliere le testimonianze di pazienti e amministratori. Ecco cosa hanno detto
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Una puntata intensa e partecipata quella andata in onda su Dentro la Notizia su LaC Tv, interamente dedicata alla situazione dell’ospedale “San Bruno” di Serra San Bruno e, più in generale, alle difficoltà che riguardano la sanità nelle aree interne della Calabria.
Dal collegamento con Francesco Graziano dal presidio ospedaliero – davanti al quale si è radunata una folta rappresentanza del Comitato civico San Bruno, pazienti dializzati e diversi sindaci del territorio – è emerso un messaggio unanime: servono medici, servono servizi, serve attenzione reale da parte delle istituzioni.
Dialisi a rischio: «Aprite il cuore»
Il punto più critico riguarda il reparto di dialisi, già da cinque mesi privo di un medico di ruolo e oggi sostenuto da professionisti inviati a rotazione da Vibo Valentia. Il presidente del comitato, Rocco Larizza, ha denunciato il rischio concreto di un accorpamento del servizio a Vibo, scenario definito «inaccettabile» per un’area montana dove gli spostamenti sono difficili e i pazienti fragili.
Particolarmente toccante la testimonianza di Pasqualino Andrea, da poco trapiantato, che ha raccontato la qualità delle cure ricevute a Serra e la necessità di garantire continuità ai pazienti: «Se sono arrivato al trapianto è grazie a questo ospedale e al modo in cui mi hanno curato. Chi vuole chiudere una struttura così ha un cuore di pietra. Noi abbiamo bisogno di un’anima».
Un altro paziente, visibilmente provato, ha ribadito l’impossibilità di percorrere decine di chilometri dopo ore di dialisi: «Dopo quattro ore siamo degli zombie. Non possiamo guidare».
I sindaci: «Servizio essenziale, ora risposte immediate»
Accanto ai cittadini, i sindaci dell’area serrese hanno espresso grande preoccupazione. Tra loro, i primi cittadini di Mongiana, Spadola, Simbario e il vicesindaco di San Nicola da Crissa: tutti concordi nel definire il presidio di Serra un ospedale di montagna indispensabile, soprattutto per le fasce più fragili, in un territorio segnato da viabilità complessa e isolamento geografico.
Dal sindaco di Spadola, Antonio Rosso, parole nette: «I pazienti dializzati hanno un conto alla rovescia che parte quando vengono staccati dalla macchina della dialisi: senza terapia salvavita muoiono. Queste risposte devono arrivare subito».
Il sindaco Barillari: «San Bruno va rafforzato, non ridotto»
In studio con il conduttore Pier Paolo Cambareri c’era il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari, che ha parlato di una battaglia condivisa dal territorio e di un ospedale che, oltre a servire le Serre, ha salvato vite anche grazie alla professionalità del personale in servizio e dei medici cubani in forza al presidio.
Barillari ha richiamato il rispetto dei Dca che rimarcano che l’ospedale è presidio di zona montana e disagiata, ma ha contestato l’attuale Atto aziendale dell’Asp di Vibo Valentia, giudicato poco chiaro e penalizzante per dialisi, laboratorio analisi e radiologia. Un tema che sarà al centro di un incontro già calendarizzato con il commissario dell’Asp.
Lo strappo con Vibo e la proposta: tornare con Catanzaro
Nel dibattito è rientrata anche la questione – definita «tutt’altro che simbolica» – della proposta di uscita dei comuni delle Serre dalla provincia di Vibo Valentia e l’adesione a quella di Catanzaro, iniziativa già inserita da Barillari nel programma elettorale in vista delle elezioni amministrative di primavera nelle quali è ricandidato.
Il sindaco ha spiegato: «Non è una provocazione. Ci riconosciamo da sempre nel Catanzarese, e nei fatti tanti cittadini scelgono Catanzaro per farsi curare. Abbiamo aperto un dibattito necessario».


