giovedì,Aprile 25 2024

Il comandante generale delle Capitanerie di porto in visita a Vibo Marina e Pizzo

L’ammiraglio Giovanni Pettorino, in Calabria per incontrare il personale degli uffici marittimi, ha visto anche il prefetto Guido Longo e il sindaco napitino Gianluca Callipo 

Il comandante generale delle Capitanerie di porto in visita a Vibo Marina e Pizzo

Il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, dopo aver fatto visita alla Direzione marittima di Reggio Calabria, dove ha incontrato tutto il personale militare e civile e i titolari degli uffici dipendenti, ha proseguito come da programma le visite istituzionali nelle Capitanerie di porto di Gioia Tauro e Vibo Marina. Nella mattinata odierna, subito dopo l’assemblea con il personale militare e civile presso la sede della Capitaneria di porto di Vibo Valentia, retta dal Capo di compartimento marittimo capitano di fregata Rocco Pepe, il comandante generale, alla presenza del direttore marittimo, ha incontrato il prefetto di Vibo Valentia, Guido Nicolò Longo, il quale ha espresso parole di vivo apprezzamento per l’attività svolta dal personale della Capitaneria di Porto sul territorio, ed il presidente dell’Anci Calabria e sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo

A proposito della visita di Pettorino, proprio il sindaco Callipo si è espresso in questi termini: «La collaborazione tra Comuni e Capitanerie è già fondamentale nella salvaguardia del territorio, perché ognuno, nell’ambito delle proprie competenze, può dare un contributo decisivo al contrasto dei reati ambientali, sia in fase di rilevazione degli illeciti che di repressione vera e propria dei reati. L’intesa che sottoscriveremo nei prossimi giorni ci consentirà di rafforzare ulteriormente questa sinergia istituzionale, di cruciale importanza in una regione come la Calabria che ripone gran parte delle sue ambizioni di crescita socio-economica nel turismo e nello sfruttamento sostenibile delle risorse paesaggistiche».

L’incontro a Pizzo, ha offerto al comandante Pettorino e agli ufficiali che lo accompagnavano l’opportunità di visitare il centro storico e, in particolare, il Castello Murat, dove gli ospiti hanno potuto approfondire le vicende storiche legate al maniero aragonese dove il re di Napoli cognato di Napoleone fu imprigionato, processato e ucciso.   

 

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