venerdì,Aprile 26 2024

Armi e droga: restano in carcere i fratelli Piccolo di Nicotera

Il gip del Tribunale di Vibo Valentia firma un’ordinanza di custodia cautelare in accoglimento della richiesta della Procura

Armi e droga: restano in carcere i fratelli Piccolo di Nicotera

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per i fratelli Domenico e Salvatore Piccolo, di 26 e 19 anni, di Nicotera Marina, fermati venerdì dai carabinieri per detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti. A firmarla è stato il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, per il quale si è in presenza di un “grave quadro indiziario” a carico dei fratelli Piccolo per come esposto dal pubblico ministero che ha chiesto ed ottenuto la detenzione in carcere. I fatti al centro delle contestazioni, ad avviso del giudice, appaiono gravi, attesa la riconducibilità ai due fratelli sia delle armi che della sostanza stupefacente rinvenuta nella casa del defunto zio, ucciso negli scorsi anni dal figlio all’epoca minorenne. Nel garage della casa della nonna dei due fratelli Piccolo, i carabinieri hanno invece trovato un manoscritto con i riti di affiliazione alla ‘ndrangheta. Le due abitazioni, in contrada Bragò di Nicotera Marina, sono contigue. I due fratelli Piccolo sono difesi dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Francesco Stilo e sono i figli di Roberto Piccolo, attualmente detenuto e ritenuto vicino al clan Mancuso. Dovranno rispondere dell’accusa di aver detenuto: una pistola ed un fucile, entrambi con matricola abrasa, 90 cartucce (compatibili con le armi), un passamontagna, due giubbotti anti-proiettili (di cui uno perforato), 282 grammi di marijuana, 20 grammi di cocaina, tre bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente. 

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