venerdì,Aprile 26 2024

Comune Serra, inchiesta sulla fondazione “Pisani”: assolto l’ex sindaco Lo Iacono

Cade l’accusa di abuso d’ufficio per l’ex primo cittadino che ha rinunciato alla prescrizione del reato per una sentenza nel merito delle accuse a differenza di altri 9 imputati

Comune Serra, inchiesta sulla fondazione “Pisani”: assolto l’ex sindaco Lo Iacono

Assolto con formula ampia dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia l’ex sindaco di Serra San Bruno, Raffaele Lo Iacono nell’ambito del procedimento penale sulla cessione di diversi beni comunali alla fondazione “Monsignor Biagio Pisani” da parte del Comune di Serra San Bruno. Abuso d’ufficio con vantaggio patrimoniale l’accusa contestata originariamente ad alcuni consiglieri comunali ed assessori (all’epoca dei fatti) e ad un funzionario comunale. Nei mesi scorsi per gli imputati Giuseppe Raffele, Biagio Vavalà, Antonio Procopio e Maria Abronzino, in qualità di ex assessori, Luigi Calabretta, Leonardo Calabretta, Francesco Bonazza, e Vincenzo Damiani, ex consiglieri comunali, oltre all’ex funzionario comunale Salvatore Amato, era stata emessa sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato. Non così l’ex sindaco Raffaele Lo Iacono che aveva rinunciato alla prescrizione (che non equivale all’assoluzione) puntando ad un’assoluzione nel merito delle accuse. Assoluzione arrivata oggi.  Non ha dunque retto l’accusa secondo la quale l’allora sindaco Raffaele Lo Iacono avrebbe concesso in comodato gratuito alla fondazione Pisani terreni e fabbricati del Comune nella zona del santuario di Santa Maria, poco distante dalla Certosa di Serra. La Fondazione, presieduta dallo stesso Lo Iacono, oltre a ricevere fondi dal Comune, avrebbe dovuto gestire i beni comunali anche una volta che Lo Iacono non sarebbe stato più sindaco. La delibera, secondo l’accusa ora franata, fu però votata in aula con la presenza determinante dello stesso Lo Iacono, per la Procura (l’allora pm Michele Sirgiovanni) in “conflitto d’interessi”. Da qui l’accusa di abuso d’ufficio che non ha però retto al vaglio dei giudici in quanto Raffaele Lo Iacono è riuscito a dimostrare di non aver mai votato la delibera in questione ma di essersi invece nell’occasione astenuto. L’ex sindaco è stato difeso dall’avvocato Maurizio Albanese

 

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