mercoledì,Aprile 24 2024

Delitto Palmieri a Paravati, una condanna ed un rinvio a giudizio

Dell’omicidio è stato ritenuto responsabile il cugino con rito abbreviato. L’altro imputato, che ha optato invece per il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio. La vittima uccisa da un colpo partito accidentalmente nel corso di una lite

Delitto Palmieri a Paravati, una condanna ed un rinvio a giudizio
Il luogo in cui è stato ucciso Francesco Palmieri

Otto anni e 2 mesi per Nicola Polito, 34 anni, di Paravati di Mileto, processato con rito abbreviato. Questa la decisione del gup del Tribunale di Vibo Valentia, Francesca Del Vecchio, che ha contestualmente rinviato a giudizio Pasquale Evolo, 53 anni, pure lui di Paravati, dinanzi al Tribunale monocratico per l’udienza del 27 ottobre. La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore Camillo Falvo, al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna di Nicola Polito alla pena di 10 anni e 2 mesi.

Sia Nicola Polito che Pasquale Evolo sono accusati dell’omicidio di Francesco Palmieri, ucciso l’1 aprile dello scorso anno con un colpo di fucile a Paravati. I reati contestati sono quelli di cooperazione in delitto colposo, morte come conseguenza di altro delitto e omicidio colposo. Entrambi gli indagati sono ritenuti responsabili di aver determinato la morte di Palmieri con un colpo di fucile calibro 12 in testa. Il Ris di Messina è riuscito ad isolare dal fucile in sequestro i profili genetici di entrambi gli imputati ed in particolare in prossimità del grilletto hanno isolato tracce biologiche del solo Pasquale Evolo. Il delitto sarebbe maturato al termine di un regolamento di conti per ragioni di droga: un debito di poche decine di euro. Polito ed Evolo, nel corso di una colluttazione, avrebbero fatto esplodere una cartuccia dal fucile che Polito aveva portato con sé. Quest’ultimo avrebbe atteso l’arrivo di Evolo e Palmieri imbracciando il fucile ed Evolo, alla vista dell’arma, lo avrebbe assalito per strappargliela. In quel frangente è però partito il colpo che ha determinato il decesso di Palmieri (cugino di Polito) che stava assistendo, inerme, allo scontro. Polito è stato condannato anche per i reati di detenzione e porto abusivo di arma clandestina e ricettazione della stessa arma. I familiari della vittima si sono costituiti parti civili con gli avvocati Antonio Porcelli e Giuseppe Monteleone. Nicola Polito – difeso dall’avvocato Salvatore Sorbilli – è stato condannato anche a pagare una provvisionale di 50mila euro a testa alle costituite parti civili (in tutto quattro, quindi 200mila euro complessive) ed alla refusione delle spese di giudizio. Nicola Polito è stato poi condannato a risarcire le parti civili in separata sede per quanto riguarda i danni complessivi. Pasquale Evolo è difeso dall’avvocato Filippo Accorinti.

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