giovedì,Marzo 28 2024

Smaltimento illecito di sansa, denunciato imprenditore

Nel comune di Cessaniti sequestrati due ettari di terreno sul quale erano stati illegalmente sversati i prodotti derivanti dalla molitura delle olive.

Smaltimento illecito di sansa, denunciato imprenditore

Nel corso di un controllo di polizia ambientale, il personale della sezione di Polizia giudiziaria “Ambiente e territorio” ed il Corpo forestale dello Stato della Procura della Repubblica di Vibo, unitamente ai carabinieri della Stazione di Cessaniti, hanno deferito in stato di libertà il titolare di un frantoio oleario, ubicato nel comune di Cessaniti, per smaltimento illecito di rifiuti speciali sul suolo.

L’attività investigativa ha avuto origine da un normale controllo volto a verificare la regolarità dello scarico dei reflui oleari, prodotti dall’opificio durante il processo di molitura delle olive. I militari operanti hanno accertato che l’impianto in questione – sulla base di un’autorizzazione rilasciata dal locale ufficio tecnico comunale – era collettato direttamente alla fognatura pubblica, dove venivano scaricati i reflui industriali. Su tale questione gli inquirenti hanno comunque avviato specifiche indagini, volte ad accertare la regolarità dell’autorizzazione esibita, così come si attendono anche gli esiti delle analisi relative al campionamento eseguito con l’ausilio del personale dell’Arpacal di Vibo Valentia.

Durante il controllo è stato altresì accertato che la sansa umida derivante dalla spremitura delle olive – sebbene l’indagato avesse proceduto all’inoltro della prescritta comunicazione per l’utilizzazione agronomica presso il Comune di Cessaniti – veniva conferita illegalmente su alcuni terreni nella propria disponibilità, creando ulteriore danno all’ambiente. Dalla disamina della documentazione acquisita, si è accertato che la comunicazione indicata riguardava esclusivamente lo smaltimento delle acque reflue di vegetazione, senza dunque alcuna previsione per lo spargimento delle sanse umide sul suolo per le quali, peraltro, non era stato allegato alcuno studio geologico ai fini della valutazione delle condizioni di idoneità del suolo stesso.

In seguito ai sopralluoghi effettuati sui siti interessati, si è riscontrata la presenza di ingenti quantitativi di sansa umida, abbandonata in maniera del tutto incontrollata su due distinti terreni, con evidenti segni di ruscellamento verso valle e notevoli ristagni di liquido qualificabile come percolato di sansa. I due appezzamenti di terreno – per una estensione complessiva pari a circa 20mila metri quadrati – sono stati posti sotto sequestro, mentre spetterà ora al gip del Tribunale di Vibo decidere sulla convalida della misura adottata dalla Polizia giudiziaria che ha agito sotto le direttive del pm, Michele Sirgiovanni.

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