domenica,Aprile 28 2024

Manifestazione antimafia a Vibo, in tanti accanto a Libera

L'iniziativa organizzata dopo la sparatoria in città la scorsa settimana che ha portato al ferimento di un giovane al culmine di una lite per futili motivi. Presenti anche diversi sindaci, il presidente della Provincia e rappresentanti delle forze dell'ordine

Manifestazione antimafia a Vibo, in tanti accanto a Libera

Discreta presenza in piazza XXIV maggio a Vibo Valentia per la manifestazione indetta dall’associazione antimafia Libera dopo la sparatoria di sabato scorso in pieno centro della città costata il ferimento del 32enne Domenico Catania (imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott) e l’arresto del ventenne Francesco Barbieri di Pannaconi di Cessaniti, fratello, figlio e nipote di altri imputati di Rinascita Scott.
Un episodio di inaudita violenza avvenuto nel corso della notte alla presenza di tanti giovani che ha spinto l’associazione Libera ad organizzare una manifestazione avente lo scopo di dire No alle organizzazioni criminali e alla cieca violenza per risolvere i conflitti ma soprattutto per spingere la società civile a riappropriarsi degli “spazi” loro tolti dai criminali. Diversi i sindaci del Vibonese presenti alla manifestazione ed anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano. Presenti anche don Ennio Stamile, il sottosegretario Dalila Nesci, Martino Ceravolo, Vincenzo Chindamo, Elsa Tavella e Carmine Zappia, oltre a tanti studenti, giovani e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, che non è potuto essere presente alla manifestazione ha tuttavia inviato un messaggio, letto da uno studente, per ribadire l’importanza della denuncia e del “fare rete” per arginare la criminalità, lanciando un messaggio di speranza e garantendo il massimo impegno per non lasciare sole le vittime dei reati. Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera, ha dal canto suo ringraziato tutti i politici presenti, i rappresentanti degli studenti, ordini professionali, forze dell’ordine e società civile.

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