venerdì,Marzo 29 2024

Mala Pigna, l’avvocato Pittelli ottiene i domiciliari ma il carcere di Reggio blocca tutto

Disposti i domiciliari non ancora però eseguiti per un dubbio interpretativo. L’ex parlamentare di Forza Italia è coinvolto in un'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che mira a far luce anche su un traffico di rifiuti gestito dalla cosca Piromalli di Gioia Tauro

Mala Pigna, l’avvocato Pittelli ottiene i domiciliari ma il carcere di Reggio blocca tutto
Giancarlo Pittelli

L’avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli ha ottenuto di uscire dal carcere per gli arresti domiciliari. È quanto ha deciso il Tribunale della libertà che, dopo un’udienza durata tre ore, ha accolto l’istanza presentata dai legali dell’ex parlamentare di Forza Italia – Guido Contestabile e Salvatore Staiano – coinvolto nell’inchiesta Mala pigna.

«Questo è solo il primo passo per dimostrare l’estraneità dell’onorevole Pittelli alle accuse che gli vengono mosse», ha dichiarato l’avvocato Guido Contestabile.
L’operazione del 18 ottobre scorso, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, ha fatto luce su un traffico di rifiuti gestito dalla cosca Piromalli, portando all’emissione di 29 misure cautelari personali, diverse delle quali rivolte ad esponenti apicali della ‘ndrangheta, ed al sequestro di cinque aziende di trattamento rifiuti tra Calabria e Emilia Romagna. Pittelli è già imputato nel maxiprocesso Rinascita-Scott della Dda di Catanzaro.

Nonostante il provvedimento, Pittelli si trova ancora in carcere a Reggio Calabria per un dubbio interpretativo rispetto all’utilizzo o meno del braccialetto elettronico che dovrebbe indossare per tornare a casa in quanto questa era la misura per Rinascita Scott prima dell’arresto in carcere per l’inchiesta Mala Pigna. A ricostruire l’accaduto sono gli avvocati difensori di Pittelli, Guido Contestabile e Salvatore Staiano. Il primo si trova davanti al carcere di Reggio Calabria da diverse ore senza riuscire ad ottenere la scarcerazione del proprio assistito nonostante non ci sia più alcun provvedimento di custodia in carcere. «Abbiamo informato tutte le autorità competenti – ha detto all’AGI l’avvocato Contestabile – ma non riusciamo ad ottenere la scarcerazione di un uomo che non ha alcun motivo per essere ancora detenuto».

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