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«Noi siamo come le raccomandate, arriviamo direttamente a casa»: così ha detto intercettata una delle persone finite in carcere oggi nel blitz contro la ‘ndrangheta, coordinato dalle Procure di Milano Firenze e Reggio Calabria. La frase che mostra «minaccia e autorevolezza» è stata citata durante la conferenza stampa indetta a Milano per spiegare il carattere di «arcaicità e modernità della ‘ndrangheta», con imprenditori, come ha spiegato il procuratore facente funzioni Riccardo Targetti, costretti a diventare «complici e a fornirei l loro know-how» sia con la permanenza degli aspetti della “tradizione” violenta delle cosche.

