venerdì,Marzo 29 2024

Liceo Scientifico, è il giorno dello sgombero: scatta la protesta

Mentre i ragazzi iniziano ad arrivare davanti all’istituto “Berto” per il sit in annunciato, continuano le reazioni. La Cisl scuola: «Ci sarebbero enormi problemi organizzativi». Mangialavori: «Pubblico e privati trovino un incontro». Bausone: «La politica lascia i giovani indietro» 

Liceo Scientifico, è il giorno dello sgombero: scatta la protesta

Mentre i ragazzi iniziano ad arrivare alla spicciolata per inscenare la protesta contro il trasloco di una parte della loro scuola, continuano a fioccare i comunicati stampa da sindacati e politica. «La Cisl scuola – si legge in una nota firmata dal segretario Raffaele Vitale – è molto preoccupata per la vicenda. L’attuale sistemazione ha permesso a numerosi ragazzi di poter fruire di spazi attrezzati e di aule idonee a raggiungere quei risultati che, grazie al sacrificio quotidiano dei docenti e alla collaborazione del personale Ata, hanno identificato il nostro Liceo come un fiore all’occhiello delle scuole della provincia e della regione». L’ipotesi di parziale trasferimento, dunque, creerebbe una serie di problemi. «Uno tra tutti quello organizzativo legato alla gestione oraria del personale: due edifici distanti non permetterebbero a molti di poter organizzare la propria attività lavorativa in maniera funzionale generando in questo modo notevoli disservizi ai docenti, ad alunni e genitori che usufruiscono del servizio scolastico». Quanto alle difficoltà della Provincia, ben note al sindacato, queste non possono impedire che «servizi come l’istruzione e la formazione vengano intesi come investimenti e non come costi, come miglioramento della qualità della vita e non come spese». L’auspicio è che il «presidente Solano, che sicuramente metterà tutto il suo impegno, e la proprietà possano trovare un accordo che garantisca alla comunità vibonese la continuità del servizio nelle attuali strutture».

Dello stesso avviso il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, che giudica «oltremodo irrazionale procedere a un parziale trasferimento del Liceo Scientifico» e ritiene urgente «avviare un tavolo tecnico per definire positivamente la vicenda». Per il parlamentare «le ragioni della proprietà, i limiti di bilancio della Provincia, benché ispirati da differenti sensibilità e interessi (privati i primi, pubblici i secondi) hanno il dovere di percorrere la via del buonsenso e di dare soddisfacimento all’interesse di tanti studenti. Lo smembramento fisico del Liceo Scientifico rappresenterebbe una sconfitta per tutti, sia per la politica sia per quanti risultano coinvolti nel procedimento. Un vulnus, l’ennesimo, per il Vibonese. L’appello è che tale operazione possa essere evitata».

L’esponente del Partito democratico, Alessia Bausone, punta il dito contro una politica che «lascia il futuro dei ragazzi in fondo all’agenda delle cose a cui pensare». «La problematica che ha portato all’annuncio di sgombero di metà scuola non è sorta oggi e ci si è ridotti al fotofinish per trovare soluzioni e piani alternativi. “Vivisezionare” una realtà didattico-formativa così importante per la città creando due distinte articolazioni dell’istituto sarebbe uno sfregio agli alunni, alle loro famiglie e al personale docente e non. Un edificio alternativo in ambito comunale per il liceo non c’è, allora la soluzione va necessariamente trovata tra gli attori in gioco: le istituzioni locali e il privato. Ad entrambi non può che andare un invito a un senso di responsabilità per arrivare ad una giusta sintesi per il bene collettivo». 

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